L'assenza di desiderio
Che cosa sarebbe un uomo, o, se volete, più radicalmente, l’uomo, se l’inconscio si estinguesse? Forse potremmo trovare le sue versioni più terribili e tristi nelle figure del tiranno o del burocrate? O in quella più efficiente e disumana della macchina? Il tiranno, il burocrate e la macchina hanno, in effetti, in comune l’assenza di desiderio. Un uomo senza inconscio sarebbe l’uomo ridotto a una macchina senza desiderio? Non c’è, in effetti, per la psicoanalisi malattia più terribile di questa: vivere senza avere accesso al proprio desiderio”.

Crediti
 Massimo Recalcati
 Elogio dell'inconscio
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Quotes per Massimo Recalcati

[L'educazione sessuale nelle scuole] così come concepita è per lo più orribile, si spiegano i corpi come fossero macchine. L'educazione alla sessualità si fa attraverso la letteratura e le poesie, leggendo Dante, Petrarca, Flaubert, Proust, che sono l'unica forma di educazione all'erotismo che può funzionare a scuola. Solo così si può contrastare l'intolleranza e educare a non separare troppo la passione erotica dall'amore, in qualunque forma esso si manifesti.  Il naufragio educativo: per un'erotica dell'insegnamento

Le nuove melanconie mostra il rischio politico e sociale del non assumerci la fatica di accogliere l'ingovernabile nella nostra vita, del sostituire l'incontro-esposizione all'altro con il gadget che non ci tradirà, del continuare a essere mossi da un bisogno di riconoscimento che ci assicuri dalla solitudine, più che da un nostro desiderio che è esposizione e possibile caduta ma, insieme, apertura all'altro. Siamo posti di fronte alla verità scabrosa del rapporto che intercorre tra la responsabilità verso la nostra vita e il discorso politico.

Onora tuo padre e tua madre è uno tra i comandamenti biblici più belli. Portare onore ai propri genitori – non malgrado siano imperfetti e vulnerabili, ma proprio perché essi sono tali – significa riconoscere il debito simbolico grazie al quale la vita sorge e iscrivere la propria vita nel patto tra le generazioni perché nessuna vita può farsi da sé stessa.

La nostalgia è la tristezza di non potere più avere quello che si aveva avuto prima: la giovinezza, il primo amore, la nostra casa, la forza del nostro corpo, eccetera. Si tratta di un rimpianto inconsolabile che trascina la vita all'indietro. È quello che Gesù vuole colpire quando invita il discepolo che ha perduto il proprio padre a guardare avanti, a lasciare che i morti seppelliscano i morti.

Come fare amicizia con il proprio peggio  Un'analisi non è solo il racconto biografico di ciò che è già avvenuto, non è il racconto di ciò che il soggetto sa già di sé stesso, ma è la produzione di un nuovo sapere su di sé, è l'incontro del soggetto con ciò che di sé costituisce un mistero per sé stesso. In questo senso essa è, se si vuole dire così, una esperienza di realizzazione del desiderio inconscio, ovvero una sua messa in forma inedita che punta a scardinare il peso mortifero della ripetizione.  Elogio dell'inconscio