Prima gli adolescenti, poi gli adulti, infine gli anziani, vivono in una sorta di incoscienza o di inconscia rassegnazione. Si difendono come possono e per quanto possono contro sé stessi. Ma se approfondissero i loro sentimenti, ognuno sperimenterebbe l’angoscia e la paura di milioni di esseri umani. Questa angoscia è in ognuno di noi, e mi sembra una certa crudeltà della divinità: ognuno è insieme unico e il mondo intero, ognuno è universale. Come sarebbe stato facile se l’angoscia, la disperazione e il panico fossero stati condivisi equamente tra tutti i miliardi di esseri umani. Allora la nostra angoscia si sarebbe molto ridotta. Ma non è così: ciascuno trascina nella sua morte l’intero universo che sprofonda.
Io non ho desideri, o ne ho pochi, o non ne ho più.
Se ne ho, non valgono la pena di essere realizzati e esaltati. Forse però ho dei desideri. Ma dormono. Non ci tengo a svegliarli. Quali sono i miei desideri? Che mi si lasci in pace. Che i desideri degli altri mi lascino tranquillo e non vogliano trascinarmi al loro seguito. Soprattutto, desidero non avere desideri. Eppure mi accorgo che ne ho… ho ancora voglia di bere vino, perché risveglia un po’, o conserva un leggerissimo desiderio di vivere. Altrimenti, tutto si sarebbe già spento, e io sarei già morto.
Le persone non entrano in profondità nella loro vita
Crediti
Quotes per Eugène Ionesco
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