L'economia è una scienza morale

L’economia politica, questa scienza della ricchezza, è quindi a un tempo la scienza della rinuncia, della penuria, del risparmio, e giunge in effetti a risparmiare all’uomo persino il bisogno d’aria pura o di movimento fisico. Questa scienza della mirabile industria è a un tempo scienza di ascesi, e il suo vero ideale è l’avaro ascetico ma usuraio e lo schiavo ascetico ma produttivo… (e consumistico diremmo oggi) L’economia è perciò – malgrado il suo aspetto mondano e voluttuario – una scienza realmente morale; la scienza la più morale! (notate l’ironia e la differenza degli intenti espressivi in B. Russell quando tracciò l’identità tra etica ed economia.)

Crediti
 Karl Marx
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Quotes per Karl Marx

Nello stato, la libertà personale esiste soltanto per gli individui che si sono sviluppati nella condizione della classe dominante, e solo in quanto sono individui di questa classe. La comunità apparente nella quale finora si sono uniti gli individui si è sempre resa autonoma di contro a loro e allo stesso tempo, essendo l'unione di una classe contro un'altra, per la classe dominata non era solo una comunità del tutto illusoria, ma anche una nuova catena. Nella comunità reale, invece, gli individui acquisteranno la loro libertà nell'associazione e per mezzo di essa.

I proletari, per realizzarsi sul piano personale, devono abolire la loro propria condizione di esistenza quale è stata fino ad oggi, che in pari tempo è la condizione di esistenza di tutta la società: il lavoro salariato. Essi si trovano quindi anche in antagonismo diretto con la forma nella quale gli individui della società si sono dati finora un'espressione collettiva, lo Stato, e devono rovesciare lo Stato per affermare la loro personalità.

Il socialismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più, dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi.

Innata casistica dell'uomo, quella di cambiare le cose mutandone i nomi! E di trovare un sotterfugio per infrangere la tradizione rimanendo nella tradizione, laddove un interesse diretto abbia dato la spinta sufficiente.

Quando tu ami senza provocare amore reciproco, cioè quando il tuo amore come amore non produce amore reciproco, e attraverso la tua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura.  Manoscritti economico filosofici