Tu fai un’elemosina, e mi chiedi che cosa te ne venga. La mia risposta, in coscienza, è questa: «Hai dato un po’ di sollievo alle sofferenze del tuo prossimo, assolutamente niente di più». Se però tale gesto non ti è stato utile e in realtà non te ne importa niente, allora in effetti non hai voluto fare un’elemosina, ma un acquisto, quindi sei stato del tutto derubato del tuo denaro, e ciò va imputato alla tua stoltezza. Se invece ti importa che colui che è oppresso dalla miseria soffra di meno, allora hai raggiunto il tuo scopo proprio perché egli soffre di meno, e vedi bene in che misura il tuo dono trovi la sua ricompensa.
Un dono puro è soltanto quello in cui, nel più profondo del cuore, non ci si propone né si pensa assolutamente a nient’altro che ad alleviare la sofferenza del prossimo. Ogni traccia di ostentazione nel donare rende evidente che il dono non è genuino, ma che, almeno in parte, è un tentativo di comprarsi una buona nomea, eccetera. Di coloro che donano con ostentazione il Vangelo dice molto bene: «In ciò hanno la loro ricompensa» (Mt, 6, 2). Ma i Veda, conferendo per così dire la superiore consacrazione, dicono e ripetono che colui che brama una qualche ricompensa per le sue opere è ancora sulla via delle tenebre e non è maturo per la redenzione.
Quotes per Arthur SchopenhauerIl grande dolore che ci provoca la morte di un conoscente intimo o di un amico nasce dalla consapevolezza che in ogni individuo c'è qualcosa che appartiene solo a lui ed è assolutamente irripetibile, e lo stesso vale per ogni animale; lo si avverte nella maniera più acuta quando per sbaglio abbiamo ferito a morte un animale cui siamo molto affezionati, e ora, cogliendo l'addio nel suo sguardo, proviamo un dolore indicibile. Manoscritti berlinesi
A parte poche eccezioni, al mondo tutti, uomini e animali, lavorano con tutte le forze, con ogni sforzo, dal mattino alla sera solo per continuare ad esistere: e non vale assolutamente la pena di continuare ad esistere, inoltre dopo un certo tempo tutti finiscono. È un affare che non copre le spese.
È stupefacente fino a qual punto l'incitamento della volontà possa spingere un dato intelletto oltre la consueta misura delle sue forze. Appunto per questa ragione, per tutte le prestazioni eccellenti in queste cose occorre non soltanto una testa intelligente o fine, ma anche una volontà energica, che anzitutto deve incitare l'intelletto per spingerlo a un'attività faticosa, intensa e incessante, senza la quale quelle cose non possono essere realizzate. Parerga e paralipomena
La volontà di vivere divora perennemente sé stessa, ed in diversi aspetti si nutre di sé, finché da ultimo la specie umana, avendo trionfato di tutte le altre, ritiene la natura creata per proprio uso. Il mondo come volontà e rappresentazione
Nella vita è come nel gioco degli scacchi: in entrambi i casi facciamo, è vero, un piano, ma esso rimane assolutamente condizionato da ciò che avranno voglia di fare l'avversario negli scacchi e nella vita il destino. Le modificazioni che ne derivano sono per lo più talmente significative che in fase di realizzazione il nostro piano sarà appena riconoscibile in alcune linee fondamentali. L'arte di essere felici
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