Noi che scriviamo a volte corriamo il rischio di immaginare che la letteratura sia tutto, e che al di là di essa non esista nient’altro. Io credo, invece, che proprio come nella vita si susseguono avvenimenti di ogni tipo, questi stessi avvenimenti si susseguano anche nella letteratura, e sono l’espressione di quello che sentiamo e pensiamo: la creazione è il modo di cui disponiamo per esternare le nostre speranze, le nostre certezze, i dubbi, le nostre idee. E la mia idea, o meglio, la mia preoccupazione, in questo momento o più probabilmente da sempre, ancorché negli ultimi tempi sia divenuta più evidente, è considerare l’essere umano una priorità assoluta. Ecco perché l’essere umano è la materia del mio lavoro, la mia ossessione quotidiana, l’intima preoccupazione del cittadino che sono e che scrive.
L’essere umano è la materia del mio lavoro
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