Come i virus si adattano ai loro ospiti serbatoioUn virus non deve automaticamente fare ammalare il suo ospite, perché è nel suo interesse soltanto replicarsi e diffondersi. Certo, deve entrare nelle cellule dell’ospite, sovvertire i loro meccanismi fisiologici per creare sue copie, e spesso così facendo le distrugge; ma non sempre tutto ciò è causa di danni seri. Un virus può starsene buono dentro un organismo, senza fargli male, replicandosi senza esagerare e trovando un modo per spostarsi da un ospite all’altro, il tutto senza causare sintomi. La relazione tra un patogeno e il suo ospite serbatoio, per esempio, tende a evolversi fino a raggiungere una tregua permanente, a volte dopo lungo contatto e molte generazioni di accomodamenti evolutivi, nel corso dei quali il parassita si fa meno virulento e il parassitato più tollerante. Tra le caratteristiche che rendono un organismo serbatoio, per definizione, c’è proprio l’assenza di sintomi. Non tutte le relazioni tra virus e ospite evolvono in direzioni così piacevoli, che rappresentano una forma speciale di equilibrio ecologico.
E come tutti gli equilibri biologici, sono situazioni temporanee, provvisorie, contingenti. Quando avviene uno spillover [=passaggio da una specie vivente ad un’altra] il virus entra in un nuovo ospite e la tregua si rompe: la reciproca tolleranza non è trasferibile, l’equilibrio si spezza, si instaurano nuove relazioni. Una volta entrato in un organismo a lui non familiare, il virus può trasformarsi in un innocuo passeggero, una moderata seccatura o una piaga biblica. Dipende.

Crediti
 David Quammen
 Spillover
  Traduzione di Luigi Civalleri
  L'evoluzione delle pandemie
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Quotes casuali

L'auto-realizzazione è un processo continuo, e non un obiettivo finale. Le persone che cercano di realizzarsi devono impegnarsi in attività che siano significative e soddisfacenti per loro, e devono essere disposte a mettere in discussione le loro convinzioni e a crescere attraverso l'esperienza.Abraham Maslow
Motivazione e personalità
Lei sapeva che cosa le mancava. Non era la bellezza, non era l'intelligenza. Era qualcosa dentro, che si irradia dal centro; un calore che spacca le superfici e increspa gli orli del freddo contatto tra un uomo e una donna, o tra due donne. Oscuramente lei lo sentiva.Virginia Woolf
Il tempo si muove in una direzione, i ricordi in un'altra.William Gibson

Riferimenti