Un virus non deve automaticamente fare ammalare il suo ospite, perché è nel suo interesse soltanto replicarsi e diffondersi. Certo, deve entrare nelle cellule dell’ospite, sovvertire i loro meccanismi fisiologici per creare sue copie, e spesso così facendo le distrugge; ma non sempre tutto ciò è causa di danni seri. Un virus può starsene buono dentro un organismo, senza fargli male, replicandosi senza esagerare e trovando un modo per spostarsi da un ospite all’altro, il tutto senza causare sintomi. La relazione tra un patogeno e il suo ospite serbatoio, per esempio, tende a evolversi fino a raggiungere una tregua permanente, a volte dopo lungo contatto e molte generazioni di accomodamenti evolutivi, nel corso dei quali il parassita si fa meno virulento e il parassitato più tollerante. Tra le caratteristiche che rendono un organismo serbatoio, per definizione, c’è proprio l’assenza di sintomi. Non tutte le relazioni tra virus e ospite evolvono in direzioni così piacevoli, che rappresentano una forma speciale di equilibrio ecologico.
E come tutti gli equilibri biologici, sono situazioni temporanee, provvisorie, contingenti. Quando avviene uno spillover [=passaggio da una specie vivente ad un’altra] il virus entra in un nuovo ospite e la tregua si rompe: la reciproca tolleranza non è trasferibile, l’equilibrio si spezza, si instaurano nuove relazioni. Una volta entrato in un organismo a lui non familiare, il virus può trasformarsi in un innocuo passeggero, una moderata seccatura o una piaga biblica. Dipende.
Spillover di David Quammen
Un libro che esplora come le malattie infettive emergono dagli animali per colpire l’uomo, esaminando casi storici e spiegando il concetto di spillover e le sue conseguenze.
Il gene egoista di Richard Dawkins
Un’opera fondamentale che spiega come i geni, compresi quelli dei virus, agiscono per la loro sopravvivenza e propagazione, influenzando l’evoluzione degli organismi ospiti.
La sesta estinzione di Elizabeth Kolbert
Un saggio che analizza l’impatto dell’attività umana e dei patogeni emergenti sulle specie viventi, sottolineando come i virus possano contribuire a cambiamenti drastici negli ecosistemi.
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