L’implosione dell’URSS ha riportato la storia in movimento, immergendo la Russia in una violenta crisi e creando un vuoto globale che ha coinvolto anche gli Stati Uniti, in crisi dal 1980. È emerso un movimento paradossale: l’espansione di un Occidente in declino. La scomparsa del protestantesimo ha portato gli USA, via via, dal neoliberalismo al nichilismo, e il Regno Unito dalla finanziarizzazione alla perdita del senso dell’umorismo. Lo stato di assenza di religione ha portato l’Unione Europea al suicidio, mentre la Germania era sull’orlo di risorgere.
Tra il 2016 e il 2022, il nichilismo occidentale si è fuso con quello ucraino, nato dalla dissoluzione della sfera sovietica. Insieme, la NATO e l’Ucraina hanno affrontato una Russia stabilizzata, di nuovo una grande potenza, ora conservatrice, rassicurante per il resto del mondo che non vuole seguire l’Occidente nella sua avventura. I leader russi hanno deciso di schierarsi: hanno sfidato la NATO e invaso l’Ucraina.
Ricorrendo alle risorse dell’economia critica, della sociologia religiosa e dell’antropologia, Emmanuel Todd ci porta a viaggiare nel mondo reale, dalla Russia all’Ucraina, dalle ex democrazie popolari alla Germania, dalla Gran Bretagna alla Scandinavia e agli Stati Uniti, senza dimenticare il resto dei paesi, la cui scelta determinerà, se non l’ha già fatto, non solo l’esito della guerra ma anche del mondo che verrà.
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