Kandisky si accorse per primo con chiarezza che in pittura la possibilità espressiva può essere suggerita dagli oggetti…ma può anche essere senza oggetti, quando questi non siano più sentiti come necessari per esprimere uno stato d’animo, un sentimento, un’idea. Tutti i linguaggi moderni specialmente delle avanguardie più avanzate, più innovatrici si basano sul rapporto tra azione psichica e azione estetica…L’astrattismo non esclude il valore della figurazione, esclude la norma che per fare arte si debba essere soltanto figurativi. Gli astrattisti si sono opposti al verismo, all’abbellimento del vero esterno, alle figure in posa, ai paesaggi ripetuti ormai di maniera. Questi astrattisti hanno voluto dipingere non più il limite, l’apparenza degli oggetti, l’infinito, l’idea, il senso misterioso di rapporti che vanno oltre l’apparenza… Quindi, bisogna liberare l’occhio da tante altre immagini e preconcetti che agiscono su noi come persuasori occulti, che fin dai primi anni dopo l’infanzia, hanno fatto amare immagini banali, esteriori, o frasi come questa: l’arte è imitazione della natura o l’arte è cuore, e tante altre simili accettate come dogmi. Dopo essersi liberati da questi ingombri che gli offuscano l’occhio, bisogna per prima cosa che si abitui a capire gli impressionisti…, i simbolisti, poi, hanno dato valore allo stato d’animo e non più alla imitazione della natura, poi vengono gli espressionisti, che hanno deformato sempre più la realtà per renderla viva. Vedete quante cose bisogna conoscere e inquadrare nella società in cui quest’arte nasce e vive. È troppo difficile? Non direi: tutti possono arrivarci, ma certamente la libertà del giudizio critico bisogna conquistarsela, perché è una libertà che implica un processo al nostro occhio, a noi stessi e non soltanto all’opera da giudicare.
Liberare l’Occhio dai Preconcetti: L’Arte di Kandinsky
Questo testo esplora come Kandisky si sia accorto che la possibilità espressiva può essere suggerita dagli oggetti ma anche senza oggetti. Ci ricorda che dobbiamo liberare l’occhio dai preconcetti e conquistare la libertà del giudizio critico per poter apprezzare l’arte.
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