Quella porta! Quel buio! Gli occhi chiedono luce. Quel buio è totalmente altro da me, ignoto, imprendibile, indicibile. Altro, totalmente altro, al punto da negare il mio io. Eppure non mi sono mai sentito io come adesso.
Ho usato molto la parola io, ma era sempre in funzione di cose da fare, di cose particolari. Ora la parola Io, messa di fronte al buio dell’Altro da me, acquista un significato diverso. Morire coglie l’io in tutta la sua completezza. Non è una cosa da fare tra le altre. È una cosa unica e irripetibile. Paradossalmente di fronte a quell’altro emerge una mia identità piena, finora sconosciuta, che comprende tutta una vita, non un frammento. Ho paura di questa identità che va compiendosi e ne sento tutta la inadeguatezza.
La presenza di quella porta all’altro da sé, mi fa riflettere sul fatto che in fondo non è la prima volta che mi si presenta. In fondo in ogni rapporto d’amore si è riproposta come la porta misteriosa al mistero dell’altro. E l’altro chiunque sia stato, è sempre stato imprendibile e indicibile e tutto questo ha costituito la bellezza e l’insoddisfazione dell’amore.
Mi accorgo che il luogo dove vedere se stessi sono gli occhi dell’altro, altrimenti se uso uno specchio colgo solo immagini o idoli o finte alterità. Credo, arrivato a questo punto, che l’itinerario del vivere sia proprio quello di guardare la propria identità solo attraverso l’altro. Un altro che non cessa di far paura e di essere sempre più bello. Il passare quella porta, quel buio è gettarsi dentro un Altro. In fondo altro non è che il momento autentico dell’amore che mi ha fatto essere e crescere. C’è qualcosa di dolce oltre che di terribile a questo pensiero.
Il vedrò Dio faccia a faccia forse si potrebbe intendere come vedrò quello che sono negli occhi del mio totalmente altro. In ogni amore è presente la morte di sé per affermare l’altro e risorgere nuovo in lui, ma anche nella morte è presente la stessa cosa.
Essere e tempo, Martin Heidegger
Un’opera fondamentale che esplora l’essere e l’esperienza umana, analizzando il concetto di alterità e come l’identità si forma in relazione agli altri.
L’amore e l’alterità, Emmanuel Lévinas
Un saggio che discute la centralità dell’Altro nelle relazioni umane e come l’amore possa portare a una nuova comprensione di sé.
La morte dell’io, Alan Watts
Un libro che affronta il tema dell’identità e della morte dell’ego in relazione all’esperienza dell’amore e della spiritualità.
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