L'incontro con Schopenhauer: il giorno che ha trasformato il mio destinoNel febbraio del 1860 giunse il più grande e importante giorno della mia vita. Entrai in una libreria e cominciai a sfogliare alcuni libri arrivati da poco da Lipsia. Trovai Il Mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer. Ma, chi era questo Schopenhauer? Non ne avevo mai sentito il nome. Sfogliai l’opera, lessi della negazione della volontà di vita, trovai numerose citazioni nel testo a me note, che mi fecero trasognare. Mi dimenticai di tutto ciò che mi circondava e mi sprofondai nella lettura. Infine dissi – Quanto costa il libro? –, – Sei ducati –, – Ecco i soldi! Afferrai il mio tesoro e mi precipitai come un pazzo da quel luogo verso casa, dove con febbrile fretta tagliai il primo volume e cominciai a leggerlo dall’inizio. Era già giorno pieno, quando smisi. Avevo letto l’intera notte senza sosta. – Mi alzai e mi sentì rinato. Quest’opera aveva reso fecondo il mio spirito, come mi era accaduto con Kraft und Stoff di Büchner. Avrei adorato per molto tempo quell’opera con pura ammirazione. Mi sentii in un’insolita situazione. Presentii che nella mia vita era accaduto qualcosa di smisurato significato. – Era solo un puro caso che avessi fatto la sua conoscenza? E se fossi entrato solo un quarto d’ora più tardi in quella libreria, così da non imbattermi nel libro, cosa mai sarei divenuto? Rabbrividisco se mi figuro le conseguenze di ciò, se immagino che in quel tempo, in cui il mio giovane cervello apprendeva ogni impressione così fedelmente, avrei studiato Hegel al posto di Schopenhauer. Ed il pericolo era presente; già ad un caro amico, entusiasta seguace di Hegel, avevo promesso che avrei comprato per me La fenomenologia dello spirito […]. Durante il mio viaggio lessi per due volte l’opera. Era la mia Pallade Athena ed io avevo reso prezioso il mio viaggio. Quante cose preziose avrei tralasciato senza di essa e in quali trappole, che avevo considerato per l’intera vita come le Eumenidi, sarei mai caduto senza di lei.

Crediti
 Philipp Mainländer
 SchieleArt •   • 




Quotes casuali

Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio
.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
Viva la pace,
abbasso la guerra
.



Gianni Rodari
Dall'uovo di Pasqua
No, no, non sono dove mi cercate, ma qui da dove vi guardo ridendo.Michel Foucault
Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.Sergio Parilli