L'insegnamento degli uominiQuella con Pasolini è stata una esperienza affascinante, non tanto per il film, non era certo la sua opera più riuscita. Vi ho interpretato un personaggio seguendo le indicazioni di Pasolini: e quel lavoro mi è piaciuto molto. Era strano, io stesso non capivo il significato delle parole che pronunciavo. Dovevo chiedergli perché dicevo certe cose, quali erano le allusioni più riposte, a che cosa si faceva riferimento. Quanto a me, io sono un autodidatta ignorante, questa è la mia base culturale: in confronto a Pasolini, io non so proprio niente, zero. Lui è un grande uomo di cultura, una enciclopedia, sa tutto. Perciò, in Porcile, non sono stati tanto il personaggio o il film a interessarmi, quanto la meravigliosa possibilità, attraverso il mio lavoro, di conoscere degli uomini intelligenti, dei poeti, dei pazzi geniali anche, dei personaggi poco comuni. Per me, nella vita, l’insegnamento viene prima di tutto dagli altri uomini; mi piace di più leggere un uomo piuttosto che un libro.

Crediti
 Ugo Tognazzi
 SchieleArt •   •