L’io-innocenteC’è una cautela realistica quando il pericolo è prossimo, e una ingiustificata, derivante dal fatto di essere già stati feriti in passato, che ci induce a mostrarsi suscettibili e non interessati anche quando si sente di voler dispiegare calore e affettuosa attenzione.
La svolta per una persona simile si dà quando accetta di amare anche se… anche se ha una stretta al cuore, è nervosa, è stata un tempo ferita, teme l’ignoto. Talvolta si deve semplicemente buttare. Dev’esserci a un certo punto della vita di un uomo un momento in cui va fiducioso dove l’amore lo conduce, in cui teme di più essere intrappolato nel letto asciutto di un fiume di una psiche che di trovarsi in un territorio lussureggiante ma non segnato da nessuna carta. Quando una vita è troppo controllata, sempre più diminuisce la vita da controllare.
Nella psiche c’è una creatura, un non-ferito che crede nel bene, non ha dubbi sulla vita, è saggia, e inoltre non ha paura di morire. È un io-spirito giovane, che sebbene sia stato tormentato, ferito, esiliato, continua ad amare. La sua fiducia non dipende dal fatto che l’amante non lo ferirà. La sua è la fiducia che qualunque ferita riceva, essa potrà essere curata. Che una vita nuova segue quella vecchia. È un io-innocente. Innocenza non significa ignoranza. Ignoranza è non sapere nulla, essere attratti dal buono. Innocenza è conoscere tutto, ed essere ancora attratti dal buono. In questo stato di saggia innocenza si entra lasciando cadere cinismo e protezionismo, e rientrando nello stato di meraviglia che si osserva in coloro che sono molto giovani o molto vecchi. È la pratica di guardare negli occhi di uno spirito sapiente e amante, e non in quelli del cane frustrato, della creatura inseguita dell’essere ferito e in collera. Il ritorno a questo stato può comportare la necessità di scrostare anni di opinioni logore, decenni di baluardi incalliti e accuratamente costruiti, e poi restare immobili per tutto il tempo necessario allo spirito (l’anima, l’intuito) di trovarci. Si dice che tutto quello che cerchiamo sta intanto cercando noi e se ce ne stiamo immobili e innocenti ci troverà.

Crediti
 Clarissa Pinkola Estés
 Pinterest •   • 




Quotes per Clarissa Pinkola Estés

Antichi dissettori dicevano che l'orecchio può ascoltare a tre diversi livelli. Una diramazione, si diceva, ascoltava le conversazioni mondane. Una seconda apprendeva l'arte e il sapere. E la terza esisteva affinché l'Anima stessa potesse ascoltare la guida e acquisire conoscenze mentre si trovava sulla terra. Ascoltate dunque con l'Anima, perché questa è la missione delle storie.  Donne che corrono coi lupi

Mantenere dei segreti ci separa dall'inconscio. Là dove c'è un segreto infamante c'è sempre una zona morta nella psiche femminile, un luogo che non sente o non reagisce in modo opportuno agli eventi della propria e dell'altrui vita emotiva.

La donna sana assomiglia molto al lupo: robusta, piena di energia, di grande forza vitale, capace di dare la vita, pronta a difendere il territorio, inventiva, leale, errante. Eppure la separazione dalla natura selvaggia fa sì che la personalità della donna diventi povera, sottile, pallida, spettrale.