Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente sé stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. Il Vangelo di Giovanni
Quando l'uomo ha percorso i primi gradini del sentiero della conoscenza, giungono i difficili momenti del dubbio. Quanto più arriviamo a conoscere il mondo ed a riversarci nell'amore, tanto più verremo a conoscenza dei lati oscuri e cattivi del mondo. Sono giorni difficili per l'iniziato. Egli lotta spingendosi a poco a poco verso l'alto; poi si risveglia la luce dell'anima che illumina cose ed esseri spirituali che lo circondano come un sole interiore. Vediamo gli oggetti intorno a noi poiché sono illuminati dalla Luce.
Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'amore per il lavoro, non l'amore per il risultato.
Nella nostra epoca s'incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani. Questa è una verità terribile. Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell'ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica. Se non le si osserva con attenzione, dall'esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola. Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà. Conferenza del 17 Settembre 1924
È l'anima quella che conosce, e per l'anima i sentimenti sono ciò che per il corpo sono le sostanze che ne formano il nutrimento.
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