Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni di questo mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, tanto che alla superficie della felicità salgano solo bollicine, come sul pelo dell’acqua; gli si dia di che vivere, al punto che non gli rimanga altro da fare che dormire, divorare dolci e pensare alla sopravvivenza dell’umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano vi giocherà un brutto tiro, per pura ingratitudine, solo per insultare. Egli metterà in gioco persino i dolci e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e fantastico elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità…
Queste parole uscirono dalla penna dell’uomo che Friedrich Nietzsche considerava il più grande psicologo di tutti i tempi: Fëdor Mikhailovič Dostoevskij. E tuttavia esse esprimono, anche se in forma piacevole e convincente, ciò che la saggezza popolare conosce da sempre: nulla è più difficile da sopportare di una serie di giorni felici.
L'inevitabile infelicità dei grandi amanti ⋯
I grandi amanti saranno sempre infelici, perché per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla bien-aimée la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei – altrimenti si sentono traditi.
Cesare Pavese Il mestiere di vivere
Letteratura del novecento, Riflessioni sull'amore, DiarioLa felicità come crescita della potenza ⋯
Che cos'è buono? Tutto ciò che eleva il sentimento della potenza, la volontà di potenza, la potenza stessa nell'uomo. Che cos'è cattivo? Tutto ciò che deriva dalla debolezza. Che cos'è felicità? Il sentimento che la potenza cresce, che una resistenza viene vinta. Non appagamento, ma più potenza; non pace anzitutto, ma guerra.
Friedrich Nietzsche L'Anticristo
Filosofia, Etica, Critica moraleIl remake che soffoca ogni futuro ⋯
La storia è implosa: eventi senza senso si susseguono come remake, un eterno presente che soffoca ogni futuro reale
Jean Baudrillard Patto di lucidità o l'intelligenza del male
Post-strutturalismo, Critica sociale, SaggisticaIl pensiero come potenza nomade ⋯
Questa è forse la maggiore profondità di Nietzsche, la misura della sua rottura con la filosofia: aver fatto del pensiero una potenza nomade. E anche se il viaggio è immobile, da fermo, impercettibile, imprevisto, sotterraneo, dobbiamo chiederci quali sono oggi i nostri nomadi, chi sono veramente i nostri nietzschiani.
Gilles Deleuze Nietzsche
Post-strutturalismo, Filosofia contemporanea, SaggioL'atteggiamento critico contro ogni autorità ⋯
Invece di incoraggiare la sottomissione all'autorità, dovremmo stimolare l'atteggiamento critico e il rifiuto di accettare qualsiasi cosa senza verifica. Dobbiamo abbandonare l'abitudine di venerare i grandi uomini; i grandi poteri sui nostri simili non sono desiderabili, ma sono piuttosto un male necessario. Il loro esercizio deve essere controllato.
Karl Popper La società aperta e i suoi nemici
Filosofia politica, Liberalismo, Epistemologia
Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij
Quest’opera è un monologo febbrile e contraddittorio di un ex funzionario di San Pietroburgo, l’uomo del sottosuolo, che si ribella contro le leggi della natura e della logica. Egli rifiuta l’idea che l’uomo agisca sempre per il proprio tornaconto razionale, sostenendo invece che il libero arbitrio, la capacità di desiderare qualcosa di dannoso e irrazionale, è il bene più prezioso. Il libro è una critica feroce all’utopismo e al positivismo, esplorando le profondità oscure e irrazionali della psiche umana.
Al di là del bene e del male di Friedrich Nietzsche
In questo saggio filosofico, Nietzsche smantella le fondamenta della morale tradizionale, sostenendo che non esistono verità oggettive ma solo interpretazioni dettate dalla volontà di potenza. Critica i filosofi del passato per la loro mancanza di onestà intellettuale e propone una nuova figura, il filosofo dell’avvenire, capace di creare nuovi valori. Il libro esplora la psicologia umana, la crudeltà, l’autoinganno e la necessità di superare la dicotomia semplicistica tra bene e male per abbracciare una prospettiva più complessa e aristocratica.
Lo straniero di Albert Camus
Il romanzo narra la storia di Meursault, un impiegato di Algeri che vive la propria esistenza con un profondo distacco emotivo e una totale indifferenza verso le convenzioni sociali. La sua incapacità di mentire o di simulare sentimenti che non prova lo porta a compiere un atto insensato, un omicidio, e ad affrontare un processo in cui viene giudicato non tanto per il suo crimine, quanto per la sua estraneità al mondo. È l’incarnazione dell’uomo assurdo, che scopre la libertà solo di fronte alla tenera indifferenza del mondo.
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