Rumore d’armi e mormorio in quinta. Caligola si alza, prende un seggio e si accosta ansimando allo specchio. Si guarda, fa la mossa di balzare in avanti e, vedendo la propria immagine muoversi di riflesso nello specchio, lancia violentemente il seggio urlando. Alla storia, Caligola, alla storia! Lo specchio va in frantumi e, contemporaneamente, entrano da tutti i lati i congiurati armati. Caligola li fronteggia esplodendo in una risata selvaggia. Cherea, per primo, gli è addosso con un balzo e lo trafigge col pugnale, tre volte in pieno viso. Il riso di Caligola si trasforma in singhiozzi. Tutti lo colpiscono convulsamente. In un ultimo singhiozzo, ridendo e rantolando, Caligola grida. Sono ancora vivo!
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03/03/2011Da oltre trent’anni l’Italia vede attuarsi periodicamente soluzioni ‘irregolari’ delle crisi politiche. Ciampi, Monti, Draghi. Da tempo i presidenti della Repubblica si regolano come se fosse in vigore da noi la Costituzione della Quinta Repubblica francese, o forse pensano che sia ritornato lo Statuto Albertino: convocano ‘qualcuno’ che metta le cose a posto.
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