Lo Stato nazionale è morto
Il mito della guerra – l’unità del mondo nella Società delle Nazioni – si è realizzato nei modi e nella forma che poteva realizzarsi in regime di proprietà privata e nazionale: nel monopolio del globo esercitato e sfruttato dagli anglosassoni. La vita economica e politica degli Stati è controllata strettamente dal capitalismo anglo-americano… È la morte dello Stato, che è, in quanto è sovrano e indipendente; il capitalismo nazionale è ridotto alla condizione di vassallo… Lo Stato nazionale è morto, diventando una sfera d’influenza, un monopolio in mano agli stranieri. Il mondo è «unificato» nel senso che si è creata una gerarchia mondiale che tutto il mondo disciplina e controlla autoritariamente; è avvenuta la concentrazione massima della proprietà privata, tutto il mondo è un trust in mano di qualche decina di banchieri, armatori e industriali anglosassoni.

Crediti
 Antonio Gramsci
 L'Ordine Nuovo
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