Nessuno deve meravigliarsi che gli uomini siano talmente distanti tra loro da non capirsi, da farsi guerra e uccidersi a vicenda. Ci si deve invece meravigliare assai di più che gli uomini credono di essere vicini l'uno all'altro, di capirsi e di amarsi. Due sono le cose ancora da scoprire: la prima è l'abisso infinito che separa gli uomini tra loro; la seconda è il ponte che potrebbe collegare due esseri umani. Libro Rosso
Il transfert in sé non è altro che una proiezione di contenuti inconsci.
L'attributo di istintuale spetta solo a quei processi inconsci ed ereditari, che si manifestano uniformemente e regolarmente. Nel contempo essi devono recare i segni di un'indefettibile necessità, cioè possedere una natura riflessa del tipo indicato da Herbert Spencer. Questi processi differiscono dai semplici riflessi senso-motorii solo per la maggiore complessità. Istinto e inconscio
Come l'individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo.
Non è infatti possibile identificare con la ragione, perché l'uomo non è soltanto ragionevole e non potrà mai esserlo. L'irrazionale non deve e non può essere estirpato. Gli dei non possono e non devono morire. Guai agli uomini che vogliono disinfettare razionalmente il cielo.
Ancora nessun commento