Il cristianesimo, identificando la verità con la fede, deve insegnare – e ben inteso, infatti insegna – che interferire con la verità è immorale. Un cristiano dotato di fede non ha nulla da temere dai fatti; uno storico cristiano, che limita in qualsiasi punto il campo dell’indagine, sta riconoscendo i limiti della sua fede. E, naturalmente, sta anche distruggendo la natura della sua religione, che è una rivelazione progressiva della verità. Quindi, a mio avviso, il cristiano non deve privarsi minimamente di seguire la linea della verità. Anzi, è realmente obbligato a seguirla. In realtà, deve sentirsi più libero del non cristiano, che è compromesso in anticipo dal proprio rifiuto.
L’obbligo dei cristiani di indagare la verità
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