L’uomo occidentale, spinto dalla sua inesausta curiosità, dalla volontà di conquistare e costruire, è andato dapprima in Asia come viaggiatore, poi ha cercato di conquistare le anime come missionario, infine i territori come dominatore coloniale. In realtà qualcosa dell’Asia gli è sempre sfuggito: ed è proprio l’anima. Ma ora l’Occidente l’anima dell’Asia l’ha comprata. E, instillandole il concetto che l’unica modernità possibile è la sua, l’ha anche inchiodata a un bruciante complesso d’inferiorità. So che mi prenderanno per matto, ma chi l’ha detto che questo è l’unico sviluppo possibile?
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