E stava per raccominzari la gran camurria delle feste!
Che lui propio non sopportava cchiù, non per le feste in sé, ma per lo scassamento di cabasisi dei rituali di auguri, rigali, pranzi, cene, inviti e ricambi d'inviti.
E po' i biglietti d'augurio con la spiranza che l'anno novo potiva essiri migliore di quello appena passato, spiranza vana pirchì ogni anno novo alla fine arrisultava sempre tanticchia peggio di quello che l'aviva preceduto... Il commissario Montalbano
In questo momento è una fortuna essere ciechi, non vedere certe facce che seminano odio, che seminano vento e raccoglieranno tempesta. Le parole della Senatrice Segre sono tutte da sottoscrivere. Stiamo perdendo la misura, il peso della parola, le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole. Bisogna pesare ogni parola che si dice e soprattutto far cessare questo vento dell'odio, che è veramente atroce e lo si sente palpabile intorno a noi.
[…] e in un attimo compresi che le mie inquietudini, le mie malinconie, i miei squilibri, erano dovuti, più che all'età, al presentimento, o meglio, al timore di fare la stessa fine di Carmela, di non riuscire cioè a spezzare l'isolamento cui mi sentivo condannato.
Stiamo educando una gioventù all'odio. Stiamo perdendo la misura il peso della parola. Le parole sono pietre. possono trasformarsi in pallottole e bisogna pesare ogni parola che si dice per far cessare questo vento dell'odio. Da quando non vedo più, tutto mi é più chiaro, in questo momento storico è una fortuna esser ciechi. Voglio morire con la speranza che si possa vivere in un mondo di pace. Il futuro è nelle mani dei giovani, non disilludetemi!
Le memorie, si sa, sono come le cirase, una se ne tira appresso un'altra, ma ogni tanto s'intromettono nella fila ricordi non richiamati e non piacevoli che fanno deviare dalla strada principale verso viottoli scuri e lordi dove come minimo s'infangano le scarpe.
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