L'uomo è infinitamente più di ogni Dio

La tecno-scienza è destinata a ritrovarsi nella situazione che finisce col farla sfociare nella filosofia, ma che dapprima è il luogo dove la tecno-scienza vuole la potenza e non la verità; dove dunque la sua potenza sul mondo è un caso, che non cessa di essere tale anche se la scienza dispone di moltitudini di regolarità empiriche che confermano l’esistenza di tale potenza – ma dove la volontà di potenza non può accontentarsi di esser casualmente e oniricamente potente. […] Il progetto tecnico di produrre l’“eternità” e l’immortalità è ancora una forma immatura di tecnica, incapace cioè di raggiungere il culmine del nichilismo. L’eternità e l’immortalità che la tecnica riterrà di aver raggiunto saranno infatti, inevitabilmente, categorie della scienza, fondate cioè su ipotesi; saranno contenuti di una fede, e quindi qualcosa di dubbio – il dubbio da cui la fede è inseparabile. Il progetto tecnico di trasformare l’uomo in un Dio non si avvede che l’uomo, ogni uomo, è, in eterno, infinitamente più di ogni Dio.

Crediti
 Emanuele Severino
 SchieleArt •   •