Lynch non filma; costruisce un film, lo compone
Lynch non filma; costruisce un film, lo compone. Questo è l’inestimabile pregio di Eraserhead, che pure si sarebbe portati a definire classico film d’avanguardia sulla linea di incubi onirici alla Chien andalou. No, Eraserhead non ha nulla della facilità delle inversioni e invenzioni surrealiste, né della studiata figuratività espressionista. Come Elephant Man, si pone sotto il segno dell’ambizione cosmica, agitando e mostrando prima di tutto lo spettro della generazione e della pro-creazione fantastica, il formarsi nel vuoto oscuro di un biancore che diventa forma, sostanza, incubo, elefante, gomma, materia qualsiasi. Tutto il cinema di Lynch, in Elephant Man in modo più semplificato e paradigmatico ed essenziale, in Eraserhead più polifonicamente e complessivamente, è il sorgere di forme che si scontrano, si spezzano, si suddividono, ne procreano altre, senza problemi quanto alla materia, sia essa carne o gomma.

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Crediti
 Enrico Ghezzi
 La mente che cancella Rocky Horror
 SchieleArt •   • 



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