Lynch non filma; costruisce un film, lo compone. Questo è l’inestimabile pregio di Eraserhead, che pure si sarebbe portati a definire classico film d’avanguardia sulla linea di incubi onirici alla Chien andalou. No, Eraserhead non ha nulla della facilità delle inversioni e invenzioni surrealiste, né della studiata figuratività espressionista. Come Elephant Man, si pone sotto il segno dell’ambizione cosmica, agitando e mostrando prima di tutto lo spettro della generazione e della pro-creazione fantastica, il formarsi nel vuoto oscuro di un biancore che diventa forma, sostanza, incubo, elefante, gomma, materia qualsiasi. Tutto il cinema di Lynch, in Elephant Man in modo più semplificato e paradigmatico ed essenziale, in Eraserhead più polifonicamente e complessivamente, è il sorgere di forme che si scontrano, si spezzano, si suddividono, ne procreano altre, senza problemi quanto alla materia, sia essa carne o gomma.
Quotes per Enrico GhezziÈ, fin dall'inizio, lo scontro con sé stesso, specialmente nello specchio, come nemico, come altro, come irraggiungibile; è lo scontro con la separazione dello spettacolo.
Ricordo un anno al Festival di Taormina, Carmelo Bene si costituì in giuria a sé, come presidente di sé stesso, e passava gran parte delle notti a discutere sul bordo della grande piscina del San Domenico con un po' di amici e con Raul Ruiz. Erano dispute teologiche, appassionatissime perché in realtà distaccatissime, come un gioco di fioretto – che è tutto legato al guizzare, alla precisione – dove nessuno aveva in mano il fioretto.
In piena luce è il segreto del cinema di Ciprì e Maresco. Anzi, è la luce stessa. In essa consiste, aura immateriale e garanzia della visibile e «mostruosa» ed eccessiva materialità dei corpi.
Shining è il gioco vertiginoso e insuperato tra i luccichii del look e le spietatezze teoriche dell'Overlook (Hotel...). Senza bisogno di mostrare la trasformazione, Shining ci dà lo stesso risultato del geniale La cosa di Carpenter; ogni immagine, se il cinema esiste, è la negazione della propria verità. Il grande attore/scrittore (Nicholson in figura di autore...) è un manichino della storia. Il suo sguardo non è suo, la sua storia non è la sua. È una storia narrata mille volte da un'altra macchina o da un altro occhio. Paura e desiderio
Velluto Blu è il primo film di Lynch in cui non c'è bisogno di corpi mostruosi, in cui la mostruosità è una costante divaricazione del reale, della norma e non dalla norma.
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