Meleagro Una madre… nessuno conosce la mia. Nessuno sa cosa significhi saper la propria vita in mano a lei e sentirsi bruciare, e quegli occhi che fissano il fuoco. Perché, il giorno che nacqui, strappò il tizzone dalla fiamma e non lasciò che incenerissi? E dovevo crescere, diventare quel Meleagro, piangere, giocare, andare a caccia, veder l’inverno, veder le stagioni, essere uomo — ma saper l’altra cosa, portare nel cuore quel peso, spiarle in viso la mia sorte quotidiana. Qui è la pena. Non è nulla un nemico.
Ermete Siete stranezze, voi mortali. Vi stupite di ciò che sapete. Che un nemico non pesi, è evidente. Cosí come ognuno ha una madre. E perché dunque è inaccettabile saper la propria vita in mano a lei?
Meleagro Noi cacciatori, Ermete, abbiamo un patto. Quando saliamo la montagna ci aiutiamo a vicenda — ciascuno ha in pugno la vita dell’altro, ma non si tradisce il compagno.
Ermete O sciocco, non si tradisce che il compagno… Ma non è questo. Sempre la vostra vita è nel tizzone, e la madre vi ha strappati dal fuoco, e voi vivete mezzo riarsi. E la passione che vi finisce è ancora quella della madre. Che altro siete se non carne e sangue suoi?
Edipo Re di Sofocle
Questa tragedia greca narra la storia di Edipo, che, ignaro del suo destino, uccide il padre e sposa la madre. La pièce esplora i temi del destino, della colpa e della punizione, mostrando come le azioni degli individui siano spesso determinate da forze superiori. La tragedia di Edipo è un potente esempio di come il destino possa intrecciarsi con la vita umana, portando a conseguenze disastrose. L’opera pone interrogativi sulla libertà individuale e sulla capacità di sfuggire al proprio destino.
Medea di Euripide
Medea, abbandonata da Giasone, vendica il tradimento uccidendo i figli avuti dall’uomo. La tragedia esplora il tema della vendetta e della passione amorosa, mostrando le conseguenze devastanti della gelosia e del tradimento. Medea è un personaggio complesso e tormentato, che incarna la forza e la disperazione di una donna tradita. L’opera mette in luce il conflitto tra amore e odio, ragione e passione, e la capacità distruttiva della vendetta.
Le Baccanti di Euripide
In quest’opera, Dioniso, dio del vino e della follia, induce le donne di Tebe a un’estasi selvaggia e distruttiva. Il dramma esplora il potere della religione e della passione, mostrando come la follia e l’estasi possano portare alla distruzione. Le Baccanti mettono in luce il conflitto tra la ragione e l’irrazionale, la civiltà e la natura selvaggia. L’opera esplora anche il tema del potere e della sua capacità di corrompere e distruggere.
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