Marxismo e la critica alla democrazia borgheseNon ci può essere uguaglianza tra sfruttatori e sfruttati.
Una persona che condivide seriamente l’idea di Marx secondo cui lo Stato non è altro che una macchina per l’oppressione di una classe sociale da parte di un’altra, che si fosse fermata a meditare su questa verità, non avrebbe mai potuto giungere all’assurdità di dire che le organizzazioni operaie, capaci di combattere il capitale finanziario, non devono trasformarsi in organizzazioni di Stato. Questo è ciò che rivela il piccolo borghese, per il quale lo Stato è, nonostante tutto, un’entità al di fuori delle classi sociali, o al di sopra delle classi. Infatti, perché i lavoratori possono fare una lotta decisiva al capitale, che non solo domina sui lavoratori salariati, ma su tutto il popolo, su tutta la classe media, e non possono trasformare le loro organizzazioni in organizzazioni di Stato? Perché il piccolo borghese teme la lotta di classe e non la porta a termine, al massimo importante. Ha paura di concludere il ragionamento e vedere ciò che ne deriva. Riconosce che si avvicinano battaglie decisive tra capitale e lavoro ma i suoi metodi consistono precisamente nel prostrarsi davanti alla borghesia.

Solo un reazionario, nemico della classe operaia, lacchè della borghesia, può dedicarsi oggi a dipingere le attrattive della democrazia borghese e a ciarlare sulla purezza della democrazia, rivolto verso un passato ormai caduco. La democrazia borghese fu progressista in confronto al Medioevo, e bisognava utilizzarla. Ma oggi è insufficiente per i lavoratori. Ora bisogna guardare non indietro, ma avanti, bisogna andare alla sostituzione della democrazia borghese con la democrazia operaia. Fu possibile (e necessario) realizzare nel quadro dello Stato democratico borghese il lavoro preparatorio della rivoluzione proletaria, ma rinchiudere la classe operaia dentro quel quadro quando si è giunti alle battaglie decisive, è tradire la causa dei lavoratori, è essere un rinnegato.

Riepilogo
Crediti
 Vladimir Il'ič Lenin
 Il rinnegato Kautsky e la rivoluzione proletaria
 SchieleArt •   • 



Citazioni correlate

  • Il capitale frantuma la socialità, ma una comunità autentica resiste, sfidando l'isolamento con legami che sfuggono alla sua logica di dominio
     Giorgio Agamben    La comunità che viene

  • Il capitale razionalizza la vita quotidiana, svuotandola di senso e spontaneità, trasformandola in un'estensione della sua logica di controllo e accumulazione
     Henri Lefebvre    La vita quotidiana nel mondo moderno

  • L'automazione rafforza il capitale, trasformando il lavoratore in un servo delle macchine, alienato e controllato da un sistema che lo supera e lo domina
     Norbert Wiener    Il lavoro delle macchine

  • Il capitale riduce l'individuo a una dimensione, soffocando la sua unicità in un sistema che standardizza vita e pensiero per il profitto
     Herbert Marcuse    L'uomo a una dimensione

  • Il capitale trasforma la cultura in merce di massa, soffocando l'autenticità e plasmando una società uniforme al servizio del suo dominio
     Umberto Eco    La cultura di massa

Tags correlati

  • Uscire da questa società senza lasciarla in pace
    Uscire da questa società senza lasciarla in pace

    L'attaccamento a forme di organizzazione sterili come a abitudini ideologiche non sono le uniche cose da abbandonare. È sconsolante constatare come la sottomissione alla voce d'ordine della dominazione si estenda sempre più lontano. Di discussione in discussione, mi rendo spesso conto che i militanti giustificano le loro concessioni grazie ai fantasmi, alle fobie e a un miserabilismo scoraggiante.

  • Ian Tweedy
    La dimensione etica della vita politica

    Agamben analizza l'etica nella vita politica, sottolineando la responsabilità, la solidarietà e l'importanza della memoria per promuovere giustizia e dignità.

  • L'ironia perduta dei politici italiani
    L'ironia perduta dei politici italiani

    Il testo esplora il senso dell'umorismo e dell'ironia nei politici, da Andreotti a Pannella, e riflette sulla mancanza di ironia nella politica contemporanea.

  • Alessandro Papetti
    Gestione dei tesori reali: consigli di politica economica

    Raffaello Itlodeo offre consigli al re su come gestire tesori e politiche monetarie, suggerendo di evitare guerre simulate e di promuovere la pace per mostrarsi un principe misericordioso. Discute anche l'importanza di leggi giuste che favoriscano il popolo e come influenzare i giudici per il bene del dominio regale.

  • Joan Miró
    Declino del capitalismo

    Il capitalismo tradizionale, fondato su mercato e profitto, sta declinando, sostituito da nuove forme di potere economico, secondo l'analisi di Varoufakis.

Parole chiavi

  • Sfruttamento delle risorse
    Sfruttamento delle risorse

    Il tecnofeudalesimo sfrutta risorse come dati e attenzione umana, creando nuove forme di alienazione e disuguaglianza, secondo Varoufakis.

  • Pericoli per la democrazia
    Pericoli per la democrazia

    Varoufakis esplora come il tecnofeudalesimo minacci la democrazia attraverso il controllo delle informazioni, la sorveglianza e l'influenza politica delle Big Tech.

  • Kylli Sparre
    Tecnofeudalesimo

    Il tecnofeudalesimo sostituisce il capitalismo tradizionale, con le Big Tech che dominano l'economia digitale sfruttando dati e algoritmi, secondo Varoufakis.

  • Mercato
    Mercato

    In una prima accezione, che è anche la più antica, indica il luogo nel quale si svolgono gli scambi di merci. La storia registra l'esistenza di mercati fin dai tempi più remoti: in ogni economia fondata sullo scambio e sulla divisione del lavoro i mercati sono del resto indispensabili.

  • Rimedi possibil
    Rimedi possibil

    Varoufakis propone soluzioni per combattere il tecnofeudalesimo, tra cui democratizzazione della tecnologia, reddito di base e proprietà collettiva dei dati.

Riferimenti