Giotto di Bondone
Credo di poterlo fare: tutte le mattine, prima di mettermi al lavoro, prenderò l’impegno di volgermi verso l’interno una mezz’ora, ad ascoltare il mio intimo. Immergersi in sé stessi. Potrei anche chiamarlo meditare. Ma sono ancora un tantino spaventata da questa parola. Beh, perché no? Una quieta mezz’ora dentro di me. Non è abbastanza muovere bene braccia, gambe e tutti gli altri muscoli la mattina nel bagno. Un essere umano è corpo e spirito. E davvero una mezz’ora di ginnastica, insieme a una mezz’ora di meditazione possono costruire vaste fondamenta di quiete e concentrazione per l’intero giorno. Ma non è per niente semplice, quell’ora quieta va imparata. Allora tutto il ciarpame e i fronzoli delle umane meschinità sarebbero eliminati da dentro di noi. Dopotutto anche una testolina piccola come la mia è imbottita di un mucchio di crucci insignificanti.

Crediti
 Etty Hillesum
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Quotes per Etty Hillesum

E ora sembra che gli ebrei non potranno più entrare nei negozi di frutta e verdura, che dovranno consegnare le biciclette, che non potranno più salire sui tram né uscir di casa dopo le otto di sera. Se mi sento depressa per queste disposizioni – come stamattina, quando per un momento le ho avvertite come una minaccia plumbea che cercava di soffocarmi – non è, però, per le disposizioni in sé. Mi sento semplicemente molto triste, e allora questa tristezza cerca conferme.

So che chi odia ha fondati motivi per farlo. Ma perché dovremmo sempre scegliere la strada più facile e a buon mercato? Laggiù ho potuto toccare con mano come ogni atomo di odio che si aggiunge al mondo lo renda ancora più inospitale. Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in sé stesso, se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest'odio e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo.

Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite  Il diario di Etty Hillesum

Nessuno dovrebbe mai fare di un altro il centro della propria vita. Va sempre tenuto presente. Se ti leghi a qualcuno, questi assorbirà le tue energie con il risultato che tu avrai sempre meno da dargli. Bisognerebbe essere un mondo a sé, con un proprio centro; è da questo centro che si possono poi trasmettere agli altri energie o forze, e così via.

In futuro, quando la mia casa non sarà più un giaciglio di ferro in un luogo circondato dal filo spinato, voglio avere una lampadina sopra il mio letto, così di notte ci sarà luce ogni volta che lo vorrò.