Nell’assordante silenzio siamo al 150° anniversario della pubblicazione del primo libro del Capitale, opera a cui Karl Marx dedicò tantissime energie e che resta ad oggi una delle migliori critiche del capitalismo. Morto il Dio tradizionale, il capitale si presenta nella modernità come il nuovo Dio e non tollera nessun altro al suo cospetto. Il mondo moderno è profondamente incantato dalle forze demoniache del Denaro. Agli altari del Mercato sono sacrificati corpi di esseri umani, ovunque arrivi il culto del Capitale. Il nuovo clero degli economisti borghesi rende accettabile al cristianesimo lo Spirito del capitalismo, propugnando la fede nella Mano invisibile del Mercato. Sono questi alcuni termini di Marx ripresi, con precisione filologica, dal teologo Enrique Dussel tra i pochissimi marxiologi viventi capaci di decifrare tutti i suoi manoscritti.
Secondo Dussel Las metáforas teológicas de Marx, prima ed. 1993, le metafore teologiche di Marx costituiscono un discorso parallelo a quello filosofico-economico del Kapital: Marx non formulò una critica della religione, ma criticò la funzione religiosa dell’economia politica. Le metafore teologiche non solo aprono un nuovo mondo la metafora è semanticamente più ricca benché concettualmente meno precisa, ma costruiscono anche una teologia metaforica frammentata e parallela. Tutta l’argomentazione si basa su questo sillogismo: se qualcuno è cristiano e capitalista premessa maggiore; se il capitalismo è feticismo, il demonio visibile, la Bestia dell’Apocalisse premessa minore; il cristiano è in contraddizione conclusione. Pertanto lo sforzo è dimostrare come il capitalismo sia demoniaco. È importante notare che l’accusa di effettuare una demonologia venisse effettivamente da alcuni detrattori di Marx. Marx è quindi un teologo negativo, che ha descritto cosa non è Dio. Sulle orme della «onto-teo-logica di Hegel» Löwith, Marx sarebbe teologo in almeno tre sensi. In primo luogo perché deriva i temi della prassi dal pietismo, poi perché propone il tema degli idoli e infine per la critica trascendentale del denaro.
Il capitale di Karl Marx:
Opera fondamentale per la critica del capitalismo, Marx esplora le dinamiche economiche e sociali del sistema capitalistico. Il libro utilizza metafore teologiche per sottolineare il lato demoniaco del capitalismo, come discusso nel testo analizzato.
Las metáforas teológicas de Marx di Enrique Dussel:
Dussel esamina le metafore teologiche usate da Marx, mostrando come queste costituiscano un discorso parallelo al suo argomento economico. Il libro approfondisce l’analisi del ruolo religioso del capitalismo, in linea con le osservazioni del testo fornito.
Filosofia della prassi di Antonio Gramsci:
Gramsci sviluppa ulteriormente le idee di Marx, esplorando la prassi come elemento centrale della teoria marxista. Il libro offre una prospettiva complementare sulla critica del capitalismo, analizzando le implicazioni filosofiche e sociali, in sintonia con le riflessioni teologiche di Marx.
Ancora nessun commento