Per un periodo ancora indeterminato la storia verrà fatta dalla potenza delle polizie e dalla potenza del denaro, contro l’interesse dei popoli e la verità dell’uomo. Ma forse proprio per questo è consentita la speranza. Visto che non viviamo più il tempo della rivoluzione, impariamo almeno a vivere il tempo della rivolta.
Saper dire no, sforzarsi, ciascuno nel posto che occupa, di creare quei valori vitali senza i quali non potrà esserci alcun rinnovamento, conservare ciò che vale dell’essere, preparare quanto merita di esistere, provare a essere felici affinché il sapore aspro della giustizia ne risulti addolcito, ecco alcune buone ragioni di rinnovamento e di speranza.
Ancora nessun commento