Nulla minaccia la libertà della persona e il significato della vita come la guerra, la povertà e il terrore. Ma ci sono anche minacce indirette, appena più remote.
Una di queste è l’intossicazione e l’istupidimento dell’uomo (la «massa grigia», per usare il cinico linguaggio dei profeti borghesi) da parte della cultura di massa. Il livello e il contenuto dell’intelligenza si abbassano, sia intenzionalmente che sulla base di interessi puramente commerciali. I mezzi usati sono l’insistenza sull’intrattenimento e sull’utilitarismo insieme a una censura sempre vigile nella sua opera di controllo e di protezione.
Un altro esempio riguarda il problema dell’educazione. Un sistema educativo sotto il controllo del governo, la separazione della scuola dalla chiesa, una libera educazione garantita a tutti, tutte queste sono grandi conquiste del progresso sociale. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio. In questo caso si tratta dell’eccesso di standardizzazione che arriva a comprendere persino il processo dell’insegnamento, i piani di studio, specie quelli di letteratura, storia, educazione civica e geografica, e il sistema di esami.
I pericoli di un’eccessiva fiducia nell’autorità, della limitazione del dibattito e del coraggio intellettuale, è tanto più grave in un’età in cui le convinzioni personali si stanno ancora formando. Nella Cina di un tempo, il sistema degli esami per l’ammissione agli impieghi dello Stato portò alla stagnazione mentale e alla canonizzazione degli aspetti reazionari del Confucianesimo. Sarebbe davvero spiacevole avere a che fare con un sistema di questo genere in una società moderna.
Progresso - coesistenza e libertà intellettuale
Traduzione dal russo di Carlo Bianchi, Etas Kompass
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