Mondo dalla morale elastica
Ognuno adatta la propria visione generale della vita alla propria condizione, per illudersi di svolgere un’attività importante e positiva. Di solito si ritiene che il ladro, l’assassino, la spia, prostituta, ammettendo l’infamia della loro attività, se ne vergognino. È proprio il contrario. Chi vive in queste condizioni, spinto dal destino e dai propri errori, e per quanto errate siano, vi adatta la sua visione generale della vita secondo la quale le sue azioni risultano buone e rispettabili. E si aggrappa agli ambienti dove trova conferma e approvazione. Ci stupiamo di fronte ad un ladro che si vanta della sua abilità, o ad una prostituta che si vanta della sua corruzione, o ad un assassino che si vanta della sua crudeltà. Ma ci stupiamo solo perché si tratta di un mondo particolare di cui non facciamo parte. Ci stupiamo forse dei ricchi, fieri della loro ricchezza, che è ladrocinio; o dei comandanti, fieri delle loro vittorie, che sono assassinio; o dei potenti, fieri del loro potere, che è violenza? Non ci accorgiamo che il loro concetto di bene e di male è falsato a giustificazione delle loro azioni solo perché di questo mondo dalla morale elastica facciamo parte anche noi.

Crediti
 Lev Nikolàevič Tolstòj
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Quotes per Lev Nikolàevič Tolstòj

Non vi è fetore al quale l’olfatto non finisca per abituarsi, non vi è rumore al quale l’udito non possa assuefarsi, né mostruosità che l’uomo non abbia imparato a considerare con indifferenza.

Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce.

A parte questa menzogna (che possa guarire, che non sia ormai moribondo), o in conseguenza di essa, nessuno compassionava Ivan Ilic come a lui sarebbe piaciuto essere compassionato; e ciò particolarmente gli dava pena. A Ivan Ilic in certi momenti, dopo lunghe sofferenze, sarebbe oltremodo piaciuto, per quanto fosse vergognoso il riconoscerlo, che qualcuno lo compatisse come un bimbo malato. Gli sarebbe piaciuto che l'avessero accarezzato, baciato, che avessero pianto per lui, come appunto si accarezzano e si consolano i piccini.  La morte di Ivan

Si può restar seduti parecchie ore, incrociando le gambe, nella stessa posizione, quando si sa che nulla impedisce di cambiar posizione; ma se una persona sa che deve rimaner seduto così, con le gambe incrociate, gli verranno i crampi, le gambe si stireranno e si stringeranno in quel punto dove egli vorrebbe allungarle.

Togli il sangue dalle vene e versaci dell'acqua al suo posto: allora sì che non ci saranno più guerre.