Nessun io può salvarci!
Non è una questione di tempi diversi fra uomo e donna, anche se poi tutto si riduce a questo, ma di paura. Paura di lasciare quelle redini e che poi, prende modi e condizioni diverse che dipendono da una struttura fisica: la donna si ritrae, perché il “tutto” può avvenire comunque, e l’uomo invece, nel far prima possibile, perché quel tutto avvenga, poiché da lui bensì dipende. Evitando entrambi il coinvolgimento, che rende fragili e indifesi – nessun io può salvarci! – non si è, e non ci si mette in discussione, in quello che è il proprio modo di essere, lasciando che ad accadere, sia soltanto un qualcosa di fisico, di sessuale, che appunto per ciò, pure quando qualcuno ci guadagna, portando a compimento l’atto, in fondo altro non è, che un qualcosa lasciato sempre e comunque a metà, la metà con cui ci si muove.

Crediti
 Anna Maria Tocchetto
 Pinterest •   •