Fino ai diciotto anni tutte le scuole, dagli istituti tecnici ai licei classici e scientifici, hanno il compito di formare l’uomo. Le competenze si acquisiscono all’università.
Quindi niente scuola-lavoro, ma scuola a tempo pieno; meno computer a scuola e più libri di arte, storia, scienze, matematica, filosofia, letteratura in tutti gli ordini scolastici. E visto che il mondo è ormai globalizzato, l’inglese fin dalla prima elementare, insieme alla filosofia, a cui già dall’infanzia ci si affaccia con le domande che i bambini si pongono.
L’indirizzo umanistico, che ha sempre caratterizzato la nostra scuola non solo va mantenuto, ma nell’età della tecnica va addirittura incrementato e non sostituito con un indirizzo tecnico, perché solo l’indirizzo umanistico può portare lo studente alla maturità, termine oggi sostituito, non a caso, con esame di Stato, come se la maturità di uno studente non fosse più lo scopo ultimo della scuola.
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