Fino ai diciotto anni tutte le scuole, dagli istituti tecnici ai licei classici e scientifici, hanno il compito di formare l’uomo. Le competenze si acquisiscono all’università.
Quindi niente scuola-lavoro, ma scuola a tempo pieno; meno computer a scuola e più libri di arte, storia, scienze, matematica, filosofia, letteratura in tutti gli ordini scolastici. E visto che il mondo è ormai globalizzato, l’inglese fin dalla prima elementare, insieme alla filosofia, a cui già dall’infanzia ci si affaccia con le domande che i bambini si pongono.
L’indirizzo umanistico, che ha sempre caratterizzato la nostra scuola non solo va mantenuto, ma nell’età della tecnica va addirittura incrementato e non sostituito con un indirizzo tecnico, perché solo l’indirizzo umanistico può portare lo studente alla maturità, termine oggi sostituito, non a caso, con esame di Stato, come se la maturità di uno studente non fosse più lo scopo ultimo della scuola.
Quotes per Umberto GalimbertiL'impossibilità di definire il simbolo con la logica della ragione, testimonia un'impossibilità linguistica, intimamente connessa, all'incapacità della ragione, di parlare, senza sopprimere la fonte stessa del suo linguaggio.
E allora se a te ti aiuta andare a Lourdes, se a te ti aiuta Padre Pio, se ti aiuta la speranza, se ti aiuta le fede, la credenza nell'immortalità, perché te la devo togliere? Ma io te le lascio tutte queste cose che ti aiutano a vivere! Però non posso negare che sono illusioni. Illusioni per vivere. Punto.
L'amore è povertà, carenza. È attesa che l'altro corpo percorra uno spazio e, colmando un vuoto, incontri. Nell'incontro non c'è fruizione di un corpo, ma accoglimento di un dono. Il desiderio, invece, non conosce incontri, non riduce la propria soggettività per creare quello spazio indispensabile all'apparizione della soggettività altrui. Il desiderio conosce solo la saturazione per possesso. Nel suo sguardo non ci sono le tracce di un'attesa, ma la smaniosa concupiscenza di incontrare nell'altro solo sé stesso.
Per pensare ci vogliono le parole. Tu puoi pensare limitatamente alle parole che conosci.
Ciò produce una metamorfosi dell'individuo che ormai si riconosce solo nella propria immagine, e perciò non cerca più se stesso.
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