Nietzsche contro Darwin: l'opposizione all'evoluzionismo
Nietzsche stesso è esplicito nel criticare le teorie di Darwin (sebbene egli non abbia letto nulla del naturalista inglese), sia in termini generici, parlando in Ecce homo dei «dotti bestioni» che lo hanno sospettato di darwinismo in relazione all’Übermensch, sia in relazione a tematiche più specifiche, quali l’introduzione di un principio teleologico trascendente che guiderebbe l’evoluzione, l’idea di specie come «conveniente finzione» e la sopravvalutazione da parte di Darwin delle «circostanze esterne» sulla formazione degli organi e la contrapposizione tra il «parsimonioso» principio di conservazione e l’idea di accrescimento e sovrabbondanza di energia, forza e potenza.
Klages mette in luce uno dei luoghi più indicativi delle posizioni antievoluzioniste nietzscheane: «Affermazione: ma tutto sommato non si può non riconoscere un progresso: noi siamo più in alto delle scimmie, e i nostri posteri saranno più in alto di noi. Nietzsche oppone l’espressione: Ahimè, anche così non si arriva a niente! Alla fine di questa strada c’è l’urna funeraria dell’ultimo uomo e dell’ultimo becchino […]. Per quanto alto possa risultare lo sviluppo dell’umanità – che forse finirà per essere assai più in basso di quanto non fosse al principio – non c’è per essa alcun trapasso in un ordine più elevato […]. Il divenire si strascica dietro l’essere stato […] basta con questi sentimentalismi».

Crediti
 Ludwig Klages
 Nietzsche. Le sue conquiste psicologiche
 SchieleArt •   • 




Quotes casuali

Basta vivere da uomini, cioè cercare di spiegare a se stessi il perché delle azioni proprie e altrui, tenere gli occhi aperti, curiosi su tutto e tutti, sforzarsi di capire; ogni giorno di più l'organismo di cui siamo parte, penetrare la vita con tutte le nostre forze di consapevolezza, di passione, dì volontà; non addormentarsi, non impigrire mai; dare alla vita il suo giusto valore in modo da essere pronti, secondo le necessità, a difenderla o a sacrificarla. La cultura non ha altro significato.Antonio Gramsci
Quaderni del carcere
È nel disprezzo dell'ambizione che si deve trovare uno dei principi essenziali per la felicità sulla terra.Edgar Allan Poe
A quel tempo, nel XVI secolo, iniziarono simultaneamente il loro elementare cammino sul nostro pianeta due diversi tipi di cacciatori, che aprirono nuovi spazi sconfinati da cui nacquero grandi imperi: sulla terra i cacciatori di pellicce russi, che sulle tracce delle loro prede conquistarono la Siberia, raggiungendo via terra la costa dell'Asia orientale; sul mare questi balenieri originari dell'Europa settentrionale e occidentale, che andavano a caccia per tutti i mari del mondo e che [...] rivelarono il globo.Carl Schmitt

Riferimenti