Non che non si sapesse
Recentemente, al national institute del Maryland, un team di ricercatori americani e giapponesi, hanno fatto un esperimento bizzarro di neurologia cognitiva.
Relativamente a cosa attiva il circuito del piacere.
Escludendo le cose più ovvie, cibo, bere, sesso, soldi, ed escludendo anche la ricompensa da feedback, cioè quegli atti che provocano piacere di ritorno, come sentirsi utile, fare del bene, ecc… ecc…
Ed escludendo le sostanze psicoattive, le droghe etc.
Lo scopo dell’esperimento era: esiste anche qualcosa di assolutamente inutile e totalmente astratto, che attiva il circuito del piacere nella stessa identica maniera degli stimoli sopra elencati?
Il risultato, sorprendente, è stato: si.
Per il nostro cervello, le costruzioni astratte hanno la stessa valenza di quelle vere.
Cioè anche una idea, una creazione, attiva il circuito del piacere.
Non che non si sapesse.
Non si conosceva il perché.
Perché il nostro cervello non distingue una cosa vera da una no?
Sembrerebbe che la plasticità sinaptica sia molto più attiva di quanto non si pensasse.
Diciamo, in modo semplice, che se lo schema è lo stesso, ai nostri neuroni, che sia vero o che sia falso, è indifferente.
Il piacere semplice, cibo sesso etc…in realtà è solo una parte delle possibilità del piacere.
Quindi, che il comportamento umano, andrebbe spiegato in modo più allargato, dato che, per la nostra mente, una astrazione può diventare una dipendenza.
Fermiamoci qui.

Crediti
 Massimo Cavezzali
 SchieleArt •   •