Non crollare senza accorgersene

Non crollare senza accorgersene – Non in una volta, ma di continuo, andiamo sbriciolandoci nel nostro valore e nella nostra grandezza; è la piccola vegetazione che attecchisce tra tutte le cose e riesce ad attaccarsi ovunque, a rovinare ciò che in noi è grande, – l’inosservata miseria di ogni giorno e di ogni ora del nostro ambiente, le mille tenue radici di questa o quella piccola e timida sensazione che spunta dal nostro vicinato, dal nostro ufficio , dalla nostra società, dalla suddivisione della nostra giornata. Se non facciamo attenzione a questa piccola malerba, inavvertitamente crolliamo per causa sua! – E se proprio volete crollare, allora fatelo piuttosto in una sola volta e all’improvviso: in tal caso forse di voi resteranno nobili rovine ! E non, come ora c’è da temere, dei monticelli di talpe!
E su quelli: erba e malerba, le piccole vittoriose, umili come prima, e troppo miserabili perfino per trionfare!

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 Aurora
 Pinterest • Antonio López García  • 




Quotes per Friedrich Nietzsche

La più grande malattia degli uomini è nata dalla battaglia contro le loro malattie, e gli apparenti rimedi hanno generato a lungo andare qualcosa di peggio di quello che con essi doveva essere eliminato.

Non può esserci un Dio perché, se ce ne fosse uno, non crederei che non sia io.

«Benedicimi dunque tu, occhio placido, che puoi affissarti senza invidia anche in una felicità troppo grande! Benedici il calice che vuole traboccare, sì che l'acqua, tutta d'oro, sgorghi da esso e ovunque diffonda il riflesso della tua pienezza di gioia! Guarda! Questo calice vuole ancora vuotarsi e Zarathustra vuole ancora diventare uomo». Così ebbe inizio il tramonto di Zarathustra.  La gaia scienza

Accontentarsi degli uomini, amministrare apertamente il proprio cuore, questo è liberale, ma null'altro che liberale. I cuori che sono capaci di una nobile ospitalità si riconoscono dalle molte finestre con le tendine abbassate e dalle imposte chiuse: costoro tengono vuote le loro camere migliori. Perché dunque? – Perché attendono ospiti di cui non ci si accontenta…  Crepuscolo degli idoli

Noi non accusiamo la natura di immoralità, quando essa ci manda un temporale e ci bagna: perché diciamo immorale l'uomo che fa il male? Perché noi supponiamo qui una volontà libera, che regna capricciosamente, e lì necessità. Ma questa distinzione è un errore.