
Spesso però le risate di Perazzetti avevano una ragione, dirò così, più costante; e questa davvero non era da spiattellare, là, a tutti; ma da confidare, se mai, in un orecchio pian piano a qualcuno. Confidata cosí, vi assicuro che promoveva inevitabilmente il più fragoroso scoppio di risa. La confidò una volta a un amico, presso al quale gli premeva di non passare per matto.
Io non posso dirvela forte; posso accennarvela appena; voi cercate d’intenderla a volo, giacché, detta forte, rischierebbe, tra l’altro, di parere una sconcezza e non è.
Perazzetti non era uomo volgare; anzi dichiarava d’avere una stima altissima dell’umanità, di tutto quanto essa, a dispetto della bestia originaria, ha saputo fare; ma Perazzetti non riusciva a dimenticare che l’uomo, il quale è stato capace di crear tante bellezze, è pure una bestia che mangia, e che mangiando, è costretto per con- sequenza a obbedire ogni giorno a certe intime necessità naturali, che certamente non gli fanno onore.
Vedendo un pover’uomo, una povera donna in atto umile e dimesso, Perazzetti non ci pensava affatto; ma quando invece vedeva certe donne che si davano arie di sentimento, certi uomini tronfii, gravidi di boria, era un disastro: subito, irresistibilmente, gli scattava dentro l’immagine di quelle intime necessità naturali, a cui anch’essi per forza dovevano ogni giorno ubbidire; li vedeva in quell’atto e scoppiava a ridere senza remissione.
Non c’era nobiltà d’uomo o bellezza di donna, che si potesse salvare da questo disastro nell’immaginazione di Perazzetti; anzi quanto più eterea e ideale gli si presentava una donna, quanto più composto a un’aria di maestà un uomo, tanto più quella maledetta immagine si svegliava in lui all’improvviso.”
Quotes per Luigi PirandelloTrovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni! Eh! Che volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una loro logica che vola come una piuma! Volubili! Volubili! Oggi così e domani chi sa come! Voi vi tenete forte, ed essi non si tengono più. Voi dite “questo non può essere” e per loro può essere tutto. Enrico IV
Ah, voi credete che si costruiscano soltanto le case?
Io mi costruisco di continuo e vi costruisco, e voi fate altrettanto. E la costruzione dura finché non si sgretoli il materiale dei nostri sentimenti e finché duri il cemento della nostra volontà. E perché credere che vi si raccomandi tanto la fermezza della volontà e la costanza dei sentimenti? Basta che quella vacilli un poco, e che questi si alterino d'un punto o cangino minimamente, e addio realtà nostra! Ci accorgiamo subito che non era altro che una nostra illusione. Uno, nessuno, centomila
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante… Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.
La solitudine non è mai con voi, è sempre senza di voi... e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un'incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l'intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé, e che per voi non ha tracce né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi.
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