Non si pensa davvero al domani, quando si trascorrono insieme lunghi pomeriggi da cui si riemerge tramortiti e stupefatti, torpidi ed esaltati per l’incanto tessuto da impercettibili, precisissime sensazioni – di comprensione, di vicinanza, di paure antiche che si sgretolano davanti alla certezza che c’è chi le capisce, le abbraccia, le vede e le accetta. Quando, all’inizio di un amore, ogni pomeriggio passato insieme si spalanca così al possibile, al mondo, al tempo tutto intero, non esiste nessun domani, non si pensa a risvegli imminenti, non ci si ripete quanto sia necessario programmare, progettare, aggiustare.
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