Non gli resta che fare una mossaQuesto uomo, questo disgraziato topo, oltre alla porcheria iniziale, ha già fatto in tempo a seminare intorno a sé, sotto forma di interrogativi e di dubbi, un mucchio di altre porcherie; al primo interrogativo ha aggiunto tanti interrogativi irrisolti, che inevitabilmente attorno a lui si raduna una sorta di fatale brodaglia, di fetida melma, costituita dai suoi dubbi e turbamenti, nonché, infine, dagli sputi che gli cadono addosso da parte degli uomini immediati e d’azione, i quali lo circondano solennemente in qualità di giudici e despoti e sghignazzano di gusto di lui.
S’intende, non gli resta che fare una mossa di rinuncia con la sua zampetta.

Crediti
 Fëdor Dostojevski
 Memorie dal sottosuolo
 SchieleArt • VCG Wilson  • 1910




Quotes per Fëdor Dostoevskij

Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto. Ma ve ne sono infine, di quelle che l'uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.  Memorie del sottosuolo

Un vero giocatore sa bene cosa vogliono dire certi scherzi del caso.

Eppure il piacere dell'elemosina è un piacere altezzoso e immorale, il piacere del ricco che si compiace della propria ricchezza, del potere, e del confronto tra la propria importanza e quella del mendico. L'elemosina deprava sia colui che dà, e sia colui che prende, e per di più non raggiunge lo scopo, perché non fa che rafforzare la mendicità.  I Demoni

La guerra è un processo per mezzo del quale si raggiunge la tranquillità internazionale e si stabiliscono almeno approssimativamente le relazioni alquanto normali fra le nazioni, versando la minore quantità di sangue, colla minor tristezza e colla minima perdita di forze. Certo questo è triste; ma che fare se così dev'essere? È meglio levare una volta la spada dal fodero che soffrire senza fine.

Ricorda soprattutto che non puoi essere giudice di nessuno. Perché non vi può essere sulla Terra nessuno che giudichi un criminale se prima non abbia riconosciuto di essere egli stesso un criminale come chi gli sta dinanzi, e di essere forse il maggior colpevole del delitto da questi commesso. [...] Perché se io fossi giusto, forse non vi sarebbe neppure il criminale dinanzi a me.  I fratelli Karamazov