«Non ti dimenticare mai, ragazzo», esordì padre Paisij direttamente, senza preamboli, che la scienza di questo mondo, che è diventata una grande potenza soprattutto nel nostro ultimo secolo, ha analizzato tutto ciò che di divino ci è stato tramandato nei libri sacri e, dopo questa spietata analisi, agli scienziati del mondo non è rimasto decisamente nulla di tutta la sacralità del passato.
Ma, analizzando pezzo per pezzo, hanno perso di vista il tutto e fa persino meraviglia a quale grado di cecità essi siano arrivati. Eppure il tutto sta davanti ai loro occhi incrollabile, e le porte dell’inferno non prenderanno il sopravvento su di esso.
Non è forse sopravvissuto per diciannove secoli, forse non sopravvive tuttora nei moti delle singole anime e nei moti delle masse popolari? Persino nei moti delle anime di quegli stessi atei che distruggono tutto, resiste incrollabile, come prima! Giacché persino coloro che hanno rinnegato il Cristianesimo e combattono contro di esso, persino loro, nella loro essenza, sono fatti a immagine di Cristo e tali sono rimasti, giacché a tutt’oggi né la loro saggezza, né l’ardore dei loro cuori è stato in grado di creare un ideale dell’uomo e della sua dignità superiore a quello indicato da Cristo nell’antichità.
E se tentativi ci sono stati, hanno avuto come risultato solo mostruosità.
Non ti dimenticare mai, ragazzo
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