Gustave Doré ⋯ I discepoli che strappano il grano di sabatoIl titolo del romanzo fa riferimento alla condizione di isolamento dei numeri primi, che sono divisibili solo per uno e per sé stessi. Questa metafora si riflette nei protagonisti, Alice e Mattia, due individui che, pur essendo vicini in molte situazioni, sono destinati a rimanere soli e incapaci di connettersi veramente con gli altri. La metafora esprime la loro incapacità di comunicare e di instaurare legami profondi, nonostante il loro desiderio di farlo. Il parallelismo con i numeri primi gemelli, separati solo da un altro numero, ma mai davvero uniti, simboleggia la loro solitudine esistenziale.

Mattia pensava che lui e Alice fossero come due numeri primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.Paolo Giordano
La solitudine dei numeri prim

La metafora dei numeri primi, introdotta da Giordano, diventa il cuore del romanzo, rappresentando il modo in cui i protagonisti, Alice e Mattia, vivono la loro esistenza. I numeri primi sono un concetto matematico: divisibili solo per uno e per sé stessi, rappresentano un’idea di unicità e isolamento. Mattia, un genio della matematica, vede sé stesso e Alice come numeri primi gemelli, due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai in contatto. Questa metafora è fondamentale per comprendere la loro relazione: pur essendo intimamente connessi dalle loro esperienze di vita e dal profondo senso di solitudine che condividono, non riescono mai a superare la distanza emotiva che li separa.

Nel corso del romanzo, i due personaggi sono come due rette parallele che non si incontrano mai. La loro vicinanza non sfocia mai in una vera intimità emotiva o fisica. Questo concetto di separazione inevitabile e dolorosa si riflette anche nei loro tentativi falliti di trovare conforto e connessione con altre persone, siano esse familiari, amici o partner amorosi. Il dolore di non riuscire a colmare questo vuoto porta Alice e Mattia a vivere in una costante tensione, divisi tra il desiderio di essere compresi e la paura di essere feriti.

Questa metafora si estende anche al tema dell’identità. I numeri primi, pur essendo definiti dalla loro indivisibilità, non esistono in isolamento nel senso assoluto. Sono parte di un insieme più grande, un sistema matematico complesso. Allo stesso modo, Alice e Mattia sono parte di un mondo più ampio, ma la loro incapacità di connettersi con esso li condanna a una vita di solitudine. Giordano utilizza la matematica come un linguaggio per esprimere l’alienazione, mostrando come le strutture rigide e logiche del mondo numerico possano riflettere la rigidità emotiva e l’isolamento interiore dei suoi personaggi.

Crediti
 Autori Vari
  La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano
 Pinterest • Gustave Doré I discepoli che strappano il grano di sabato • The Dore Gallery of Bible Illustrations




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