Ogni cosa andava fatta al momento giusto
Col passare degli anni aveva finito per dare ai suoi movimenti una cadenza quasi da balletto. Gli veniva spontaneo. Non aveva più bisogno di pensarci, tanto è vero che, quando per una circostanza fortuita il ritmo cambiava, prima di rimettersi in moto restava per un po’ immobile, disorientato, come un meccanismo guasto. Mentre la vasca si riempiva, ad esempio, metteva i vestiti nell’armadio, la giacca su una gruccia, i pantaloni ben tesi con la piega giusta; poi preparava ai piedi del letto i calzini, la camicia, il colletto e la cravatta. Ogni cosa andava fatta al momento giusto, e raramente gli capitava d’invertire l’ordine dei suoi gesti. Che erano, se ci si dava la pena di contarli, centinaia, addirittura migliaia, e messi insieme finivano per riempire tutta la giornata.

Crediti
 Georges Simenon
 I fantasmi del cappellaio
 SchieleArt •  Egon Schiele with raised arms • 1914