Oh, le vacche
L’individuazione come differenza individuante è un ante-Io, un ante-me, non meno di quanto la singolarità come determinazione differenziale non sia preindividuale. Il mondo del SI, o dell’essi, è un mondo di individuazioni impersonali e di singolarità preindividuali, che non può ricondursi alla banalità quotidiana, un mondo viceversa ove si elaborano gli incontri e le risonanze, ultimo volto di Dioniso, vera natura del profondo e del senza fondo che trascende la rappresentazione e fa emergere i simulacri. Hegel rimproverava a Schelling di circondarsi di una notte indifferente in cui tutte le vacche sono nere. Ma quando, nel tedio e nell’angoscia del nostro pensiero senza immagine, mormoriamo «oh, le vacche», «essi esagerano» ecc., si vede come operi il presentimento di differenze che ci formicolano nella schiena, quanto il buio sia differenziato e differenziante, benché non identificato, né o a mal a pena individuato, quante differenze e singolarità si distribuiscano come altrettante aggressioni, quanti simulacri si levino nella notte divenuta bianca per comporre il mondo del si e dell’essi. Che il senza fondo sia senza differenza, mentre ne è gremito, è l’illusione limite, l’illusione esterna della rappresentazione, risultante da tutte le illusioni interne. E che cosa sono del resto le Idee con la loro molteplicità costitutiva se non formiche che entrano ed escono dall’incrinatura dell’Io?

Crediti
 Gilles Deleuze
 Differenza e ripetizione
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Quotes per Gilles Deleuze

La parola, la comunicazione, sono fradice. Sono interamente penetrate dal denaro: non accidentalmente, ma essenzialmente. È necessario un dirottamento della parola. Creare è sempre stato altro dal comunicare. L'importante sarà forse creare dei vacuoli di non-comunicazione, degli interruttori, per sfuggire al controllo.

L'arte è ciò che resiste: resiste alla morte, alla servitù, all'infamia, alla vergogna.

Appartiene essenzialmente al masochismo l'esperienza dell'attesa e della sospensione. Le scene masochiste comportano veri riti di sospensione fisica, di legatura, di agganciamento, crocifissione. La sospensione masochiana è essenzialmente differimento, attesa. Abbiamo accennato al fatto che non è in sé la frustata o il tacco che colpisce ad incantare i personaggi masochiani, quanto il momento che li precede, l'aspettativa del dolore. Masochista è colui che vive l'attesa allo stato puro.

Quando qualcuno chiede a cosa serve la filosofia, la risposta deve essere aggressiva, poiché la domanda è ironica e pungente. La filosofia non serve né allo Stato né alla Chiesa, che hanno altre preoccupazioni. Non serve a nessun potere stabilito. La filosofia serve a turbare. Una filosofia che non turba nessuno e non fa arrabbiare nessuno non è una filosofia. Essa serve a nuocere alla stupidità, fa della stupidità qualcosa di vergognoso. Non ha altro uso che questo: denunciare la bassezza del pensiero in tutte le sue forme.  Nietzsche e la filosofia

In tutta la sua opera Spinoza non cessa di denunciare tre generi di personaggi: l'uomo dalle passioni tristi; l'uomo che sfrutta queste passioni tristi, che ha bisogno di esse per stabilire il suo potere; infine, l'uomo che si rattrista per la condizione umana e per le passioni dell'uomo in generale.