Onirico mondo degli spiriti
L’uomo si crea, a propria immagine, demoni, dèi e santi, ai quali devono essere incessantemente offerti sacrifici, preghiere, ornamenti dei templi, voti ed il loro adempimento, pellegrinaggi, accoglienze, abbellimento delle immagini ecc. Il loro culto s’intreccia ovunque con la realtà, anzi la oscura: ogni avvenimento della vita è allora accettato come un effetto dell’azione di quegli esseri; i rapporti con loro riempiono la metà della vita, mantengono costantemente la speranza e, mediante lo stimolo dell’illusione, diventano spesso più interessanti di quelli con la vita reale. Essi sono l’espressione ed il simbolo del doppio bisogno dell’uomo, in parte di aiuto e di assistenza, e in parte di occupazione e di passatempo; e quantunque egli addirittura contrasti spesso il primo bisogno, mentre, negli incidenti e pericoli che si presentano, sono spesi inutilmente tempo prezioso ed energie in preghiere e sacrifici, al posto di impedirli; tanto meglio egli si mette al servizio del secondo bisogno, mediante quel rapporto immaginario con un onirico mondo degli spiriti: e questo è il profitto, niente affatto disprezzabile, di tutte le superstizioni.

Crediti
 Arthur Schopenhauer
 Il mondo come volontà e rappresentazione
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Quotes per Arthur Schopenhauer

Ogni povero fesso, che non possegga nulla di cui andare fiero, si aggrappa all'ultima possibilità, cioè alla sua nazione. In questo modo si sente appagato e grato alla nazione a cui appartiene, pronto a combattere per tutte le miserie e le ingiustizie di quella nazione.

Esaminiamola bene e abbracciamola in tutte le sue oggettivazioni: allora arriveremo a una comprensione del suo essere e del mondo; ma non così quando si costruiscono concetti generali e a partire da essi si erigono castelli di carte. La cattura del grande spettacolo dell'oggettivazione della volontà di vivere e la caratterizzazione della sua essenza richiedono un esame più preciso e un maggiore impegno rispetto a quelli necessari per liquidare il mondo dandogli il titolo di Dio (…).  Il mondo come volontà e rappresentazione

La morte somiglia al tramonto del sole, il quale solo in apparenza viene inghiottito dalla notte, mentre in realtà, esso ch'è sorgente unica d'ogni luce, senza interruzione arde, a nuovi mondi reca nuovi giorni, in ogni attimo si leva e in ogni attimo tramonta. Principio e fine toccano solo all'individuo, per mezzo del tempo, forma del fenomeno individuale per la rappresentazione.  Il mondo come volontà e rappresentazione

Ognuno è considerato secondo il suo ufficio, o il suo mestiere, o la sua nazionalità, o la sua famiglia, cioè in generale secondo la posizione e la dignità che la convenzione umana gli ha dato: secondo questi principi egli è classificato e trattato commercialmente. Per contro, ciò che egli è in sé e per sé stesso, come uomo, attraverso le sue qualità personali, è considerato solo casualmente.  Aforismi per una vita saggia

Coltivare la nostra saggezza, basata su ciò che sappiamo e non su ciò che crediamo. La saggezza è la conoscenza approfondita della realtà, di noi stessi, degli altri. È la capacità di discernere il vero dal falso, il bene dal male, l'essenziale dal superfluo. È la virtù che ci guida verso la verità, la giustizia, la bontà. È la luce che ci illumina il cammino, che ci mostra la via, che ci fa vedere il senso.  L'arte di ignorare il giudizio degli altri