L'eredità della scienza medievaleEdward Grant dedica questa sezione del suo studio all’analisi dell’influenza profonda e duratura che la scienza medievale ha esercitato sullo sviluppo della scienza moderna. L’autore traccia connessioni dirette tra le teorie elaborate nel Medioevo e le scoperte scientifiche che seguirono durante la rivoluzione scientifica, dimostrando come molte delle idee generalmente attribuite a questo periodo successivo abbiano in realtà le loro radici nel pensiero medievale.

Uno degli aspetti più significativi trattati da Grant riguarda le teorie sul movimento e la loro matematizzazione, due ambiti in cui i pensatori medievali furono particolarmente attivi. Egli sottolinea come molte delle innovazioni che oggi associamo a figure come Galileo Galilei siano il frutto di un lungo processo di evoluzione concettuale iniziato nel Medioevo. Per esempio, il concetto di movimento, che sarebbe poi divenuto centrale nella fisica moderna, fu al centro di vivaci dibattiti tra studiosi medievali. Questi filosofi e scienziati, lavorando all’interno delle università medievali, elaborarono teorie che ponevano le basi per una comprensione più sofisticata dei fenomeni naturali.

Grant dedica ampio spazio all’influenza della scienza medievale su Galileo. Sebbene spesso venga considerato un pioniere solitario, Galileo sviluppò molte delle sue idee proprio a partire dai dibattiti scientifici e filosofici del Medioevo. Grant mostra come Galileo abbia ripreso e perfezionato alcuni concetti chiave che erano stati già discussi dagli studiosi medievali, e come il suo lavoro rappresenti la continuazione di una lunga tradizione intellettuale che affonda le sue radici nelle università medievali.

Oltre alle teorie scientifiche, Grant analizza anche il ruolo centrale delle istituzioni medievali, in particolare delle università, nella creazione di un ambiente favorevole alla ricerca scientifica. Egli evidenzia come le pratiche di investigazione naturale, sviluppate nelle università medievali, abbiano costituito la base per il metodo scientifico moderno. Questo metodo, caratterizzato da un approccio sistematico e razionale all’osservazione del mondo naturale, non nacque improvvisamente nel XVI o XVII secolo, ma fu il risultato di secoli di elaborazione teorica e pratica all’interno delle università medievali.

Un altro aspetto cruciale trattato da Grant è l’importanza della collaborazione e della trasmissione del sapere scientifico, pratiche che furono istituzionalizzate nel contesto medievale. Le università medievali non erano solo luoghi di insegnamento, ma anche centri di ricerca dove studiosi di diverse discipline collaboravano e condividevano le loro scoperte. Questo sistema di ricerca collaborativa fu fondamentale per lo sviluppo della scienza moderna.

In conclusione, Grant sottolinea che per comprendere appieno la nascita della scienza moderna è necessario considerare i suoi fondamenti medievali. Il pensiero scientifico moderno non può essere compreso separatamente dalle tradizioni intellettuali e istituzionali che si svilupparono nel Medioevo. Le teorie, le pratiche e le istituzioni medievali gettarono le basi per molti dei progressi scientifici che sarebbero seguiti nei secoli successivi, dimostrando che la scienza medievale fu un elemento cruciale nello sviluppo della scienza moderna.

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  Sinossi del libro 'Le origini medievali della scienza moderna' di Edward Grant
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Citazioni correlate

  • Il mondo è diviso in due, e ognuno fa la sua scelta di campo. Da una parte, i penitenti a testa bassa: come Galileo Galilei che accettò di abiurare in ginocchio di fronte al tribunale dell'Inquisizione, o Renato Cartesio, che preferì non pubblicare il suo trattato […]. Dall'altra parte, gli impenitenti a testa alta: come Giordano Bruno, al quale fu messo il morso sul rogo per impedirgli di continuare a bestemmiare fino all'ultimo, o Baruch Spinoza, che fu maledetto e radiato dalla comunità ebraica.
     Piergiorgio Odifreddi  

  • [Goethe] giunse a concezioni fondamentali per la scienza dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di Galileo per quella dell'inorganico.
     Rudolf Steiner  

  • La scienza moderna conferma l'antica saggezza del Tao.
     Fritjof Capra    Il Tao della fisica

  • Per ogni figlio dell'Occidente, non importa se credente o non credente, importa solo se pensante o non pensante, la figura di Gesù ha sempre un certo fascino misterioso rispecchiato da queste parole di Boris Pasternak: Ed ecco che in quell'orgia pacchiana di oro e di marmi, venne lui, leggero e vestito di luce, ostentatamente umano, volutamente provinciale, galileo, e da quel momento i popoli e gli dèi cessarono di esistere e cominciò l'uomo, l'uomo falegname, l'uomo agricoltore, l'uomo pastore tra un gregge di pecore al tramonto, l'uomo il cui nome non suonava minimamente fiero, l'uomo celebrato da tutte le ninne nanne materne e da tutte le gallerie di pittura del mondo.
     Vito Mancuso    I quattro maestri

  • La scossa subita dalla coscienza moderna a causa della serie di catastrofi avvenute durante la guerra mondiale, si accompagna interiormente alla scossa subita dalla fede in noi stessi e nella nostra bontà. Un tempo era lecito giudicare gli altri, gli stranieri, dei buoni a nulla, sia dal punto di vista politico che morale; l'uomo moderno deve invece riconoscere di essere, politicamente e moralmente, come tutti gli altri.
    Mentre un tempo credevo che il dovere impostomi da Dio consistesse nel richiamare gli altri all'ordine, oggi so di avere bisogno quanto gli altri di tale richiamo, e so che farei meglio a mettere ordine in casa mia.
     Carl Gustav Jung    L'âme et la vie

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