Sitzendes nacktes maedchenLa dottrina della metempsicosi si allontana dalla verità solo in quanto pospone nel futuro ciò che già preesiste, dato che lascia vivere la mia intima interiorità in altri esseri soltanto dopo la mia morte; invero ciò accade invece già in vita, e la morte si limita a eliminare l’inganno che mi impedisce di rendermene conto: esattamente come l’immagine proiettata sulla parete da una lanterna magica non ci appare finché non si è spenta la luce che illumina la stanza – nonostante tale immagine già preesista; ovvero, con una metafora più nobile, come l’innumerevole schiera delle stelle risplende ognora su di noi, ma non ci appare finché quell’unico sole terrestre, a noi vicino, non è tramontato.
Allo stesso modo, la mia esistenza individuale, per quanto sia simile a quella luce e, dal mio punto di vista, illumini ogni cosa, dev’essere considerata in fondo soltanto un ostacolo posto fra me e la conoscenza del mio esistere in altri, anzi, in tutti gli esseri. E poiché ogni individuo vivente che si cimenti con la conoscenza soccombe dinanzi a questo ostacolo, è proprio l’individuazione a indurre costantemente la volontà di vita all’illusione e all’errore circa la propria essenza: la Māyā degli Indù. La morte confuta ed elimina questo errore. Nell’attimo della morte ci rendiamo conto che un mero inganno aveva limitato la nostra essenza alla nostra persona particolare.

Crediti
 Arthur Schopenhauer
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Quotes per Arthur Schopenhauer

Si può paragonare la società comune a quella musica di corni russa in cui ogni corno dispone di un’unica nota, e solo dalla perfetta sintonia di tutti risulta una musica. Poiché la sensibilità e la mente della maggior parte degli uomini sono monotone come questo corno unisono: già dall’aspetto, infatti, molti di loro danno l’impressione di avere sempre un unico e medesimo pensiero, incapaci di averne un qualsiasi altro.  L’arte di conoscere se stessi

Chi si attende che nel mondo i diavoli vadano in giro con le corna e i buffoni con i campanelli, ne diventerà sempre preda e lo zimbello.

Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la volontà agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva.

Il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l'uno verso l'altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere.  Parerga e paralipomena

La vita intellettuale non solo protegge dall'ozio, ma anche dalle sue conseguenze. Diventa uno scudo contro le cattive compagnie e contro i molti pericoli, incidenti, perdite e sprechi che si incorrono quando si cerca la felicità solo nel mondo reale. Così, la mia filosofia non mi ha mai procurato alcun guadagno; ma mi ha risparmiato molte cose.