Ma quel che aborro ancor più di loro, se fosse possibile, sono i loro cortigiani e i loro adulatori, tutti scellerati che cercano soltanto di far confluire su di sé i favori del principe e le sue ricchezze. Così il povero ha lavorato solo per ingrassare questa canaglia; è del suo sangue, delle sue lacrime e dei suoi sudori che è impregnato il lusso insolente di quelle sanguisughe. E si vorrebbe che noi rispettassimo i disgustosi idoli che hanno partorito così crudeli abusi! No, no, li consacro tutti all’odio e alla pubblica vendetta, questi pretesi padroni del mondo, capaci solo di trovare, nel potere che li inebria, strumenti di scelleratezze o di crimini.
Padroni e crumiri
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