Un’esplorazione espressionista dell’identità fluida
Donna in Lutto (Mourning Woman), dipinto nel 1912, trascende la mera rappresentazione del lutto per configurarsi come un’indagine profonda sull’identità, la sua fluidità e la sua interconnessione con le proiezioni e le convenzioni sociali. L’opera non si limita a ritrarre ⋯
Egon Schiele e l’identità fluida in ‘Donna in Lutto’
Un’esplorazione espressionista dell’identità fluida
Donna in Lutto (Mourning Woman), dipinto nel 1912, trascende la mera rappresentazione del lutto per configurarsi come un’indagine profonda sull’identità, la sua fluidità e la sua interconnessione con le proiezioni e le convenzioni sociali. L’opera non si limita a ritrarre ⋯
Penso di aver già visto prima quel tipo da qualche parte. Sono proprio sicuro di aver già incontrato da qualche parte quel soldato. Oh Dio, e dove mai l’ho incontrato prima, quel soldato? Quel tipo alto con la bocca piena di denti. E dove ⋯
Un’allegoria espressionista della condizione umana
Piccolo Albero nel Tardo Autunno, olio su legno del 1911, non si configura come una mera rappresentazione botanica, bensì come un’intensa esplorazione della natura trasfigurata attraverso la sensibilità espressionista di Egon Schiele. L’opera infonde al paesaggio un profondo ⋯
Mettiamo per ipotesi che volessimo ripercorrere la storia di un uomo terribile come Adolf Hitler. La raccontiamo dall’adolescenza alla presa del potere? Dalla presa del potere alla disfatta?
Nudo Maschile Seduto (Autoritratto), realizzato da Egon Schiele nel 1910, irrompe con forza nel panorama artistico del tempo, configurandosi come una pietra miliare nello sviluppo del linguaggio espressivo dell’artista. Non si tratta di una semplice rappresentazione anatomica, bensì di una profonda e intensa ⋯
«Tu, vieni con me!», intimò una guardia di sicurezza in borghese a mia madre.
Casa con Tetto a Scaglie (Vecchia Casa II), dipinta nel 1915, si eleva ben oltre la semplice rappresentazione architettonica per divenire un potente simbolo di isolamento, decadenza e, al contempo, di una tenace vitalità che si ostina a persistere tra le crepe e ⋯
– Quei due sembrano cosí felici di vedersi, – disse Direttrice. E allora mi accorsi che li stava osservando non meno attentamente di me.
Trasfigurazione (I Ciechi II), noto anche come Il Cieco II, dipinto da Egon Schiele nel 1915, si manifesta non come una semplice rappresentazione di due figure, bensì come una potente e complessa allegoria della transizione, della mortalità e dell’ambivalenza intrinseca all’esistenza umana. ⋯
«Con la cultura non si mangia» ha dichiarato […] Tremonti il 14 ottobre 2010. Poi, non contento, ha aggiunto: «Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia». Che umorista. ⋯
Woods in autumn (Bosco in autunno), dipinto nel 1907, si configura come una testimonianza preziosa degli esordi artistici di Egon Schiele, un’istantanea di un talento in divenire, ancora debitore verso i canoni del Naturalismo/Realismo, ma già pregno di quella sensibilità inquieta e di quella ⋯
La Volontà di Potenza è uno dei concetti centrali nella filosofia di Friedrich Nietzsche. Sebbene non abbia mai sviluppato una teoria sistematica al riguardo, questa idea appare in molte delle sue opere, come Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male ⋯
Crisantemi, dipinto nel 1910, non si limita a offrire una rappresentazione floreale, ma si configura come una testimonianza significativa delle influenze artistiche che plasmarono la prima fase della carriera di Egon Schiele, in particolare il legame profondo con Gustav Klimt e l’Art Nouveau ⋯
Da un lato sono iniziate le forze industriali e scientifiche che nessuna epoca della storia umana aveva mai sospettato. D’altra parte esistono sintomi di decadimento, superando di gran lunga gli orrori degli ultimi tempi dell’Impero Romano. Ai nostri giorni, tutto sembra pregno del suo ⋯
Casa e muro in paesaggio collinare, dipinta nel 1911, non si limita a rappresentare un paesaggio, ma incarna con forza espressiva e profonda introspezione le tensioni interiori che caratterizzano l’opera di Egon Schiele. L’opera si offre come un dialogo teso tra elementi architettonici, ⋯
Nulla è più facile per la gente volgare di intelligenza limitata che credersi eccezionale e originale e vivere in questa illusione senza il minimo disinganno.