Parliamo di cause ed effetti
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle leggi del destino umano, di quello che usiamo chiamare karma. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell’universo. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.
Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.
Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.

Crediti
 Rudolf Steiner
 Considerazioni esoteriche su nessi karmici
 SchieleArt •   • 




Quotes per Rudolf Steiner

Se l'uomo non cerca di essere in qualche modo spassionato verso il destino, se non vi si adatta, se nutre rancore nei suoi riguardi e ne è malinconico, se lo ingarbuglia con decisioni soggettive, è come se egli di continuo disturbasse gli dei nella formazione del suo destino. Si può vivere realmente il proprio destino solo sapendo accettare la vita con animo imparziale.

[...] ovunque in una malattia subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia.

Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali.

L'occultista considera il godimento soltanto come un mezzo di nobilitarsi per il mondo. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel lavoro. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo.  L'iniziazione

Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'antroposofia venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere!  Conoscenza vivente della natura