L’uomo non raggiungerebbe certamente i settanta o gli ottant’anni se la durata della vita non corrispondesse al senso della sua esistenza. Così anche il pomeriggio della vita deve avere un senso ed uno scopo propri, non può essere solamente un misero prolungamento del mattino. Quest’ultimo ha certamente come scopo lo sviluppo degli individui, il suo consolidarsi e il suo riprodursi nel mondo esterno, così come il pensiero del proprio declino – tale è evidentemente il suo scopo naturale -. Una volta raggiunto, largamente raggiunto, questo obiettivo, è necessario continuare a guadagnare denaro senza tregua ed allargare la propria esistenza oltre ogni limite ragionevole?
Colui che trasporta così la legge del mattino, cioè lo scopo naturale, senza bisogno, nel pomeriggio della vita, subirà per questo danni psichici esattamente come il giovane che, volendo conservare nell’età adulta il suo egoismo infantile, paga il suo errore con le sconfitte sociali.
Pensiero del proprio declino
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