Per Leopold questo era inevitabile
Leopold tirò fuori una bella immagine per descrivere la situazione. Il marxismo è il Titanic; si è scontrato con un iceberg e in pochissimo tempo è colato a picco. I sopravvissuti del Titanic, nel buio della notte, hanno visto in lontananza le luci scintillanti di un altro transatlantico che passava; hanno nuotato disperatamente verso quello, sono saliti a bordo e si sono salvati. Ora tutti assieme ballano nel salone delle feste al ritmo della stessa orchestra.
Ma anche quel transatlantico, il capitalismo, è un Titanic che, navigando nello stesso mare, finirà presto per schiantarsi contro un iceberg. Per Leopold questo era inevitabile. Io speravo ancora che l’iceberg potesse essere aggirato, magari creando una nuova coscienza fra i naufraghi e gli altri, e rimettendo assieme, specie fra Occidente e Oriente, i resti della saggezza perduta di tutti e due.
È così difficile immaginare un mondo in cui la scienza sia al servizio dell’uomo? Una scienza che non sfrutti la natura, ma che ci aiuti a vivere in armonia con la natura? È davvero utopico immaginare una civiltà in cui le relazioni fra gli uomini siano più importanti dell’efficienza e del progresso materiale?

Crediti
 Tiziano Terzani
 Un altro giro di giostra
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Quotes per Tiziano Terzani

L'occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l'etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l'idea di una civiltà superiore a un'altra è solo frutto di ignoranza, che l'armonia, come la bellezza, sta nell'equilibrio degli opposti e che l'idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega.  Lettere contro la guerra

Secondo un'idea indiana, il tempo assegnatoci dal destino non si misura in anni, giorni e ore – dopo tutto queste sono nostre invenzioni – ma in respiri.
In altre parole, non nasceremmo coi giorni, ma coi respiri contati.
E siccome un uomo respira normalmente 21.000 volte al giorno, 630.000 volte al mese e circa sette milioni e mezzo di volte all'anno, rallentare questo ritmo significherebbe allungarsi la vita.  Un altro giro di giostra

Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci.
Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo."

Mi piace essere in un corpo che ormai invecchia. Posso guardare le montagne senza il desiderio di scalarle. Quand'ero giovane le avrei volute conquistare. Ora posso lasciarmi conquistare da loro. Le montagne, come il mare, ricordano una misura di grandezza dalla quale l'uomo si sente ispirato, sollevato.  Lettere contro la guerra

Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più.  Lettere contro la guerra