La scoperta di Harry, Hermione, Neville e Malfoy fuori dal letto a tarda notte sulla Torre di Astronomia, dopo l’operazione segreta per far partire il drago Norberto, comporta conseguenze severe. La Professoressa McGranitt, profondamente delusa dal comportamento dei suoi studenti Grifondoro (e anche da quello di Malfoy, sebbene la sua presenza fosse motivata da intenti malevoli), infligge una punizione esemplare: cinquanta punti in meno a testa per Grifondoro (e Serpeverde per Malfoy), un colpo durissimo per la competizione della Coppa delle Case, e una detenzione da scontare nella Foresta Proibita con Hagrid.
La prospettiva di entrare nella Foresta Proibita di notte riempie i ragazzi di terrore. La foresta, che delimita i confini della tenuta di Hogwarts, è un luogo oscuro, antico e notoriamente pericoloso, dimora di creature magiche selvagge e talvolta ostili, come lupi mannari, centauri, acromantule (ragni giganti) e molto altro. È severamente vietato agli studenti avventurarvisi senza la supervisione di un insegnante, e anche in quel caso, è considerato un luogo da trattare con estremo rispetto e cautela. La scelta di questa punizione sottolinea la gravità della loro infrazione e serve come monito severo.
Quella notte, i quattro studenti puniti si incontrano con Hagrid all’ingresso della foresta. Anche Malfoy, solitamente arrogante e sprezzante, appare visibilmente spaventato dalla prospettiva. Hagrid spiega il compito: devono aiutarlo a trovare un unicorno ferito. Qualcosa, nella foresta, sta attaccando e uccidendo queste creature magiche pure e innocenti, e Hagrid è preoccupato. Dividersi in gruppi per coprire più terreno è necessario. Hagrid formerà un gruppo con Hermione e Harry, mentre Malfoy sarà accompagnato da Neville e dal cane da caccia di Hagrid, Thor (anche se Thor si rivela essere piuttosto fifone). Malfoy protesta vivacemente per dover andare con Neville, ma Hagrid è irremovibile.
Addentrarsi nella Foresta Proibita è un’esperienza sensoriale intensa e inquietante. Alberi altissimi e fitti bloccano la luce della luna, creando ombre profonde e un silenzio innaturale, rotto solo da fruscii misteriosi e versi sconosciuti. Il terreno è irregolare, coperto di radici e foglie marce. L’aria è fredda e umida. La sensazione di essere osservati è costante. Durante il cammino, incontrano creature della foresta, come i centauri Ronan e Bane, creature sagge ma distaccate, metà uomini e metà cavalli, che scrutano le stelle e parlano in modo criptico del destino e dei movimenti celesti. I centauri sembrano turbati dagli eventi recenti nella foresta e avvertono Hagrid che Marte è luminoso quella notte, un presagio di guerra e conflitto.
Il gruppo di Hagrid trova tracce dell’unicorno ferito: chiazze di sangue argenteo sul terreno. Il sangue di unicorno ha potenti proprietà curative ma berlo per salvarsi la vita ha un costo terribile: una vita maledetta, una mezza vita. Il fatto che qualcosa stia attaccando gli unicorni e, presumibilmente, bevendo il loro sangue, è un segno estremamente oscuro e preoccupante.
A un certo punto, i gruppi si separano ulteriormente. Harry si ritrova a camminare con Malfoy e Thor, seguendo le tracce di sangue. Improvvisamente, in una radura poco illuminata, si trovano di fronte a una scena terrificante: una figura ammantata di nero è china sul corpo di un unicorno morto, apparentemente intenta a berne il sangue dalla ferita sul fianco. La figura alza la testa, rivelando un’aura di oscurità e malvagità pura. Thor fugge guaendo, Malfoy urla di terrore e scappa via, abbandonando Harry. Harry rimane paralizzato, non tanto dalla paura, ma da un dolore lancinante che gli esplode nella cicatrice sulla fronte, così intenso da farlo cadere in ginocchio.
La figura incappucciata si muove verso Harry, minacciosa. Proprio quando sembra che stia per attaccarlo, un rumore di zoccoli risuona nella radura e un centauro, Fiorenzo, balza tra Harry e la creatura oscura. La figura ammantata esita e poi si ritira nell’ombra della foresta. Fiorenzo, un centauro più giovane e dall’aspetto più amichevole rispetto a Ronan e Bane, aiuta Harry a rialzarsi. Spiega che la creatura che ha visto era Voldemort, o ciò che ne resta, un’ombra che cerca di sopravvivere bevendo sangue di unicorno per recuperare forza sufficiente a tornare in forma corporea, probabilmente in attesa di poter mettere le mani sulla Pietra Filosofale per ottenere l’immortalità. Fiorenzo offre a Harry un passaggio sul suo dorso per riportarlo da Hagrid, un gesto che scandalizza gli altri centauri, i quali ritengono umiliante per un centauro trasportare un umano.
La punizione nella Foresta Proibita si trasforma così in un incontro cruciale e terrificante con il male supremo. Harry ha visto l’ombra del suo nemico mortale, ha provato sulla sua pelle (attraverso la cicatrice) la sua presenza maligna e ha ricevuto una conferma diretta della minaccia che incombe sul mondo magico e sulla Pietra Filosofale. L’esperienza, sebbene traumatica, rafforza la sua determinazione e quella dei suoi amici a proteggere la Pietra a tutti i costi. La foresta, da luogo di punizione, diventa teatro di rivelazioni fondamentali per la trama.
*Harry Potter e la Pietra Filosofale* di Joanne Kathleen Rowling
SchieleArt • Seated nude girl clasping her left knee • 1918
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